Bard, il Comune vuole riqualificare l’Albergo Reale “Sarà il primo passo per il rilancio del nostro borgo”
«A spanne, sarà un’operazione da 3 milioni di euro. Un investimento importante, che auspichiamo possa coinvolgere anche i privati e le Amministrazioni dei Comuni limitrofi, e che costituirà il primo passo per il rilancio del nostro borgo medievale». La sindaca di Bard Silvana Martino ha sintetizzato così il progetto di riqualificazione dell’Albergo Reale, grande edificio - 1.000 metri quadri di superficie - che si affaccia sulla strada Statale, nato agli inizi del Novecento come ristorante e nel tempo trasformatosi in prestigiosa struttura ricettiva. Ora, però, in stato di abbandono. Recuperare all’uso pubblico quegli spazi potrebbe essere preziosissimo, ad esempio per la definitiva pedonalizzazione di un paese “schiacciato” tra la montagna da una parte e la Statale e la Dora dall’altra. E che - malgrado si snodi ai piedi del Forte con i suoi 200mila ingressi all’anno - non si è ancora sviluppato turisticamente come tutti auspicavano. Le intenzioni dell’Amministrazione comunale sono state presentate durante una conferenza stampa in Municipio nella serata di lunedì scorso, 24 gennaio.
il progetto è ambizioso e presenta le sue difficoltà. Prima tra tutte: l’Albergo Reale è tuttora di proprietà privata. «Sul fronte dell’acquisizione, siamo in una fase di contrattazione. - ha spiegato la segretaria comunale Laura Morelli - Nel contempo verrà promossa una manifestazione di interesse per sondare le intenzioni che esistono intorno alla struttura». Ovvero: prima di comprarlo, vogliamo capire che ci siano i finanziatori interessati a ristrutturarlo in modo funzionale al rilancio del borgo.
Per avere le idee più chiare in questo senso, l’Amministrazione comunale ha affidato, con un impegno di spesa di 20mila euro approvato con una determina dello scorso mese di settembre, uno studio alla società svizzera Kyma Team - presentato proprio lunedì sera - che da un lato suggerisse le possibili linee di sviluppo turistico per il paese e dall’altra varie opzioni di utilizzo per l’Albergo Reale dopo la riqualificazione. «Il turismo dei borghi è in grande crescita dal 2020. - ha ricordato Claudia Paris di Kyma Team - Parliamo di persone attente alla cultura, all’arte, allo sport e alla gastronomia». «Tra le strategie su cui puntare vi sono ad esempio la valorizzazione dell’aspetto artistico, della Via Francigena, l’organizzazione di eventi, l’adesione a progetti come “Borghi italiani” di Airbnb e l’incentivazione del turismo in smart working» ha aggiunto Allegra Padovani, del medesimo studio. Anche il Piano Colore vuole essere un significativo strumento di valorizzazione per Bard.
Per quanto riguarda l’Albergo Reale, le proposte avanzate dallo studio svizzero sono state numerose e in differenti direzioni: un bar con terrazza con annesso negozio di prossimità, un punto vendita di prodotti tipici e di oggetti di artigianato, un luogo di accoglienza turistica, una sede di varie associazioni sportive o la reception di un albergo diffuso disseminato nelle case del borgo; oppure anche il recupero di parte di quegli spazi per parcheggi a servizio dei residenti e una zona di carico e scarico.
«Perché investire 3 milioni di euro nell’Albergo Reale? - ha chiesto il consigliere di minoranza Franco Mazzina - E’ la struttura più recente e degradata. Quei soldi andrebbero investiti nel borgo». «Il recupero dell’Albergo Reale sarebbe proprio funzionale allo sviluppo del borgo, ne è il primo passo» ha replicato la sindaca Silvana Martino.
«Trovo molto interessante un’idea che promuova le nostre attrattive turistiche coinvolgendo anche i privati. - ha detto l’assessore regionale al Turismo Jean-Pierre Guichardaz, presente all’incontro - Il Forte di Bard è la Skyway della Bassa Valle, un elemento importantissimo dal punto di vista turistico-culturale e con i suoi 200mila ingressi all’anno deve fare da traino per tutto il comprensorio, come è peraltro previsto dal suo statuto. Come Regione abbiamo fatto un grande sforzo destinando per quest’anno al Forte 4 milioni di euro mentre in precedenza veniva versato un anticipo che era in seguito integrato a posteriori». «Questo è encomiabile perché finalmente possiamo organizzare iniziative con la certezza dei fondi a disposizione. - ha confermato la presidente del Forte di Bard Ornella Badery - E’ giusto lavorare in un’ottica di sinergia, in cui ognuno fa la propria parte. I visitatori del Forte sono senza dubbio una ricchezza per l’intera Bassa Valle».