Bard, il Comune vuole l’ex Albergo Reale entro fine anno Via libera al progetto di riqualificazione dell’Hotel Stendhal
«E’ il momento di decidere il futuro del nostro paese: o prendiamo delle decisioni coraggiose che lo facciano vivere e crescere oppure è destinato a rimanere così com’è». La sindaca di Bard Silvana Martino non nasconde la soddisfazione dopo la seduta del Consiglio comunale di lunedì scorso, 6 febbraio, durante la quale l’assemblea ha dato il via libera a 2 deliberazioni che danno uno slancio importante al cosiddetto “programma integrato e partecipato per la rigenerazione culturale, sociale ed economica del Comune”, approvato nel mese di aprile del 2022. Due deliberazioni che riguardano altrettanti edifici del paese, il cui utilizzo potrebbe essere determinante per lo sviluppo dell’economia locale: l’ex Albergo Reale e l’Hotel Stendhal. Il primo è di proprietà privata e il Comune intende acquisirlo per farne un centro di servizi. Il secondo è invece già di proprietà del Comune e, nell’intenzione dell’Amministrazione, dovrebbe essere riqualificato per riaprire al pubblico mantenendo la sua principale destinazione alberghiera ma accogliendo nel contempo una Maison des Artistes e la reception del futuro albergo diffuso.
Offerta di 105mila euro per l’ex Albergo Reale
Durante la seduta consiliare di lunedì, il Consiglio comunale di Bard ha espresso parere positivo - con 6 voti favorevoli e i 3 contrari dei consiglieri Franco Mazzina, Michel Grivon e Ettore Seccafien - in merito all’acquisizione al patrimonio comunale dell’ex Albergo Reale indicando, come importo massimo per l’acquisto della struttura, la somma di 105mila euro, ovvero la stima della perizia eseguita dal geometra Paolo Martello di Charvensod ritenuta - si legge nella deliberazione del Consiglio - «ampiamente congrua tenuto conto della natura, delle caratteristiche e dello stato di fatto dell’immobile».
L’ex Albergo Reale, ora di proprietà della società Albergo Reale, è un grande edificio - 1.000 metri quadrati di superficie - che si affaccia sulla strada Statale, nato agli inizi del Novecento come ristorante e nel tempo trasformatosi in prestigiosa struttura ricettiva. Ora in stato di abbandono. Recuperare all’uso pubblico quegli spazi sarebbe preziosissimo. «Siamo un paese senza servizi e quello è un punto ideale per fare fermare la gente. - riflette la sindaca Silvana Martino - Per definire i dettagli svilupperemo un progetto di fattibilità». In caso di mancata acquisizione della struttura - è scritto nella deliberazione - si vedrebbe «compromessa la linea di intervento relativa alla realizzazione del centro direzionale di accoglienza che, per ragioni di natura tecnica e logistica, non potrebbe trovare allocazioni alternative». Perplesso il consigliere di minoranza Franco Mazzina: «Tutti vogliono vedere sistemato l’ex Albergo Reale ma l’acquisto di tale struttura può rivelarsi un grande peso per il Comune soprattutto in quanto, ad oggi, non è definito il progetto di dettaglio per il suo utilizzo futuro». Il costo degli interventi che interesseranno la struttura dopo l’acquisizione non è ancora definito ma si aggirerebbe intorno ai 3,8 milioni di euro, verosimilmente attraverso un project financing.
Nell’Hotel Stendhal anche una Maison des Artistes
Nella stessa seduta il Consiglio comunale ha approvato pure - sempre con i voti contrari dei 3 consiglieri Franco Mazzina, Michel Grivon e Ettore Seccafien - il progetto di fattibilità tecnico-economica di rifunzionalizzazione dell’Hotel Stendhal, che è di proprietà comunale e ora concesso in uso e gestione all’associazione Forte di Bard. Il progetto intende salvaguardare la prevalente funzione ricettiva della struttura, attribuendo nel contempo all’immobile le funzioni di “Impresa culturale - Maison des Artistes” e di reception dell’albergo diffuso.
L’opera si divide in 2 lotti, a cui si aggiungono le spese per forniture e arredi, per una cifra complessiva di circa 650mila euro, finanziata attraverso risorse statali, regionali e comunali già certe e in parte concorrendo a un bando europeo Alcotra per cui verrà presentata la candidatura la settimana prossima.
«La rifunzionalizzazione dell’Albergo Stendhal non verrà meno in caso di mancato finanziamento dell’Unione europea in quanto gli interventi coperti da tali risorse riguardano opere accessorie non indispensabili» chiarisce comunque la deliberazione.
“Invogliare la gente a fermarsi in paese”
Le 2 deliberazioni approvate lunedì sono un deciso passo avanti nel progetto di sviluppo del borgo, ma la sindaca Silvana Martino scalpita: «Avrei voluto che le cose andassero più velocemente ma bisogna fare i conti con le lungaggini della burocrazia. La speranza ora è di acquisire l’ex Albergo Reale entro fine anno. Nessuno vuole costruire cattedrali nel deserto. Abbiamo la fortuna di avere il Forte di Bard con le persone che porta e dobbiamo invogliarle a fermarsi nel nostro paese».