Bambino annegato nella piscina scoperta, chiesta la condanna dei 5 imputati
Il pm Luca Ceccanti ha chiesto la condanna a 8 mesi di reclusione ciascuno delle 5 persone accusate di omicidio colposo per la morte di Mohssine Ezzamal, il bambino di Aymavilles annegato a 8 anni, il 16 giugno 2017, nella piscina scoperta di Aosta. Nella sua istanza al giudice, il Pubblico ministero ha tenuto conto delle attenuanti generiche e di quelle per il risarcimento disposto nei confronti della famiglia del piccolo. Sono imputati l'accompagnatore del bimbo Sandro Grisenti, 57 anni, il responsabile della gestione della piscina Maurizio Fea, 50 anni,e i bagnini Francesca Golisano, 29 anni, Girolamo Deraco, 29 anni, e Federico Gottardi, 28 anni L'udienza di ieri, venerdì 16 aprile, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Aosta Marco Tornatore, è stata rinviata a martedì 4 maggio prossimo per proseguire la discussione. Il pm Luca Ceccanti nella sua requisitoria ha sostenuto che «Con la presenza di 4 bagnini si sarebbe visto che il bambino si spostava» dalla piscina piccola a quella grande dove «Non sapendo nuotare è morto annegato. Quella porzione tra le 2 piscine andava sorvegliata, lì c’era il pericolo di passaggio» tra le due vasche. «Tutti si sono accorti di quello che è successo solo quando hanno visto il corpo sul fondo». Tra la caduta nella vasca grande e la morte, in base all'autopsia, sono passati dai «3 ai 5 minuti». Per questo «Una gestione corretta» dell'impianto «Avrebbe imposto di garantire almeno la presenza di 4 bagnini contemporaneamente» e non solo di 3, dei quali uno si doveva occupare contemporaneamente anche «Della gestione amministrativa, delle sdraio, del controllo dei titoli per i gonfiabili e del loro tempo di utilizzo».