Azione Cattolica, ripartono gli incontri Domenica appuntamento al Seminario

L’associazione Azione Cattolica organizza per domani, domenica 25 settembre, al Seminario vescovile di Aosta il primo dei vari incontri di preghiera rivolti a tutti - dai bambini delle scuole elementari agli adulti - dal titolo «Ritrovarsi, conoscersi, cominciare».

Il ritrovo è fissato alle 9.30, alle 10 inizieranno le attività in gruppi divisi in base all’età. Alle 12.30 è in programma una sosta per consumare il pranzo al sacco, infine alle 14.30 nel prato del seminario verrà celebrata la Messa (in caso di maltempo sarà nella chiesa di Santo Stefano).

«Volevamo dare un segnale di ripartenza dopo la pandemia coinvolgendo tutte le categorie. - commenta Rita Dianin, presidente di Azione Cattolica VdA - Ogni gruppo farà un percorso che si svilupperà durante tutto l’anno seguendo delle linee guida specifiche».

Per partecipare è necessario prenotarsi inviando un messaggio in cui bisogna specificare nome, cognome e numero di partecipanti al numero 391 1394550 per gli adulti, al 342 6429058 per i giovanissimi e al 347 1497675 per i ragazzi. La quota di partecipazione è di 3 euro se singoli, mentre è di 10 euro per le famiglie.

Azione Cattolica ha animato l’estate di giovani e adulti con una serie di iniziative che hanno coinvolto oltre al Santuario di Oropa, Château Verdun di Saint- Oyen e il Santuario Notre- Dame de la Guerison in Val Veny a Courmayeur. In particolare per i ragazzi sono stati organizzati 3 campi: uno per i bambini dalla quarta alla quinta elementare a Saint-Oyen, uno per ragazzi dalla prima alla terza media sempre a Saint-Oyen e infine uno per giovani dalla prima alla quinta superiore (i «giovanissimi») al Santuario di Oropa. «Per i percorsi dei piccoli di elementari e medie abbiamo preso spunto dal libro “Momo, la voce del tempo” - spiega ancora Rita Dianin, organizzatrice dell’evento - proponendo una riflessione sul tempo attraverso la storia di una ragazza che combatte i “Signori grigi” che rubano il tempo agli umani. Mentre per i giovanissimi abbiamo offerto una meditazione sulla libertà: i partecipanti hanno provato a definire questo concetto declinandolo nelle loro relazioni personali della vita di tutti i giorni».

Infine Rita Dianin ha voluto fare il punto della situazione: «Quest’anno, dopo che a causa della pandemia non avevamo proposto campi con soggiorno, li abbiamo riorganizzati perché a nostro avviso i giovani avevano bisogno di stare insieme. Per fare ciò, a differenza degli anni scorsi, ci siamo affidati a una casa per ferie: Château Verdun di Saint-Oyen, a cui va un enorme ringraziamento».