Ayas si prepara già alla campagna elettorale Alex Brunod: “Pronto a un nuovo mandato”
«E’ stata un’esperienza significativa, dura, molto formativa, mai banale, che mi ha dato grandi soddisfazioni e mi ha cambiato profondamente. Per questo intendo cogliere la nuova opportunità che mi è stata offerta». Parole di Alex Brunod, che sta per concludere i suoi primi cinque anni come Sindaco di Ayas, carica a cui è stato eletto il 15 maggio del 2016.
Le elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale si terranno, presumibilmente, a metà del prossimo mese di maggio ma le prime riflessioni iniziano a farsi già adesso, in vista di possibili nuove strategie e alleanze politiche.
Alex Brunod ha deciso di candidarsi per un secondo mandato, ipotizzando una lista trasversale che rappresenti i principali settori socio-economici di Ayas.
«Stiamo lavorando per cercare di creare una squadra con la quale si possa costruire il bene di Ayas. - spiega il Sindaco uscente - In un periodo difficile come quello attuale, sarebbe ancora più importante essere uniti. Ancora ci sono delle incertezze e mancano all’appello alcune risposte. Del resto non abbiamo neppure una data certa per le elezioni. L’auspicio sarebbe quello di avere tutti i nomi entro metà marzo, depositarli a inizio aprile e lavorare sul programma fino a metà mese, per poi avere circa 30 giorni per la campagna elettorale».
L’idea di riproporsi nasce anche dalle competenze acquisite nel primo quinquennio alla guida del suo Comune, che potrebbero essere gradualmente trasferite a qualcuno che dia, in futuro, continuità all’Amministrazione. Il bilancio dell’attuale Sindaco è più che positivo, come testimoniano anche le recenti nomine alla presidenza della Fondazione Mezzalama e alla vicepresidenza dell’Unité des Communes, ruoli strategici per il territorio.
Per Giuseppe Obert, consigliere di minoranza, tutti gli scenari sono ancora possibili: «Sia una lista unica, nella quale confluirebbe l’attuale minoranza, sia una doppia lista con una mia candidatura, sia una mia uscita dalla politica. Resta sempre la difficoltà di trovare persone disposte ad abbracciare questo impegno per un intero quinquennio».
«La mia idea di lista unica - conclude Alex Brunod - è quella di un gruppo di persone che lavora bene e in modo compatto insieme, non di due gruppi che si uniscono».