Autonomie, Alberto Bertin: a settembre una giornata su fiscalità e zone franche

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Elaborare strumenti e strategie comuni nell’ambito dello studio e della ricerca sul diritto regionale e le sue prospettive, con particolare riferimento al tema della specialità. È l’obiettivo della convenzione quadro presentata lunedì scorso, 19 luglio, a palazzo Antonini-Maseri dal rettore dell’Università di Udine Roberto Pinton, con Elena D’Orlando referente della convenzione quadro e direttrice del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Ateneo, dal presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Piero Mauro Zanin e - in collegamento da remoto - dal presidente del Consiglio regionale della Valle d’Aosta Alberto Bertin e dai presidenti dei Consigli delle Province autonome di Trento e Bolzano, Walter Kaswalder e Rita Mattei, presente anche il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais.

L’accordo triennale, rinnovabile per un ulteriore triennio, vede come sottoscrittori l’Università degli Studi di Udine, il Consiglio della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, il Consiglio della Regione autonoma Valle d’Aosta, il Consiglio della Provincia autonoma di Trento e il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano.

La volontà comune è sviluppare tra i firmatari una partnership sui temi della specialità e del regionalismo, promuovendo in proposito ricerche e studi di carattere scientifico.

Grazie alla convenzione, gli enti coinvolti potranno impostare un’azione sinergica, disponendo, d’ora in avanti, di una sede di riflessione comune e permanente sulla giurisprudenza costituzionale e, soprattutto, sulle prospettive di sviluppo dell’autonomia speciale, con un elevato grado di approfondimento su diversi piani e livelli, compreso quello della ricerca e dell’approfondimento scientifico. In particolare, l’accordo prevede la costituzione di un Comitato scientifico composto da docenti di diritto costituzionale e pubblico comparato i quali, oltre all'impegno scientifico, uniscono un orientamento adesivo alle ragioni passate e future delle autonomie speciali. Le tematiche potranno riguardare ad esempio il rapporto Statuto speciale/Costituzione, il miglioramento del funzionamento e dell’efficacia delle Commissioni paritetiche, l’elaborazione di strumenti per prevenire ed evitare la conflittualità Stato-Regioni/Province autonome innanzi alla Corte costituzionale, la messa a punto di visioni e modelli alternativi di coordinamento della finanza pubblica.

Per i primi tre anni il Comitato scientifico sarà composto, a titolo gratuito, da Roberto Toniatti dell’Università di Trento, con funzioni di coordinatore; Elena D’Orlando dell’Università di Udine; Massimo Carli già docente dell’Università di Firenze; Robert Louvin dell’Università di Trieste; Esther Happacher dell’Università di Innsbruck; Gianfranco Postal già dirigente generale della Provincia autonoma di Trento e membro della Corte dei conti trentina.

«Questo accordo - ha detto il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin - è importante perché dà il via a una collaborazione strutturata tra Autonomie speciali alpine, mettendo a disposizione delle nostre Assemblee legislative uno strumento di riflessione condivisa, che si espliciterà attraverso ricerche, studi e convegni. Il primo appuntamento sarà ad Aosta il 17 settembre, con una giornata di studio dedicata alla flessibilità fiscale e alle zone franche: attraverso una disanima in chiave comparatistica delle principali esperienze italiane ed europee, saranno prospettati vari regimi possibili di zona franca: zone franche urbane, zone economiche speciali, zone franche verdi per arginare lo spopolamento».

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