Autonomia differenziata: esulta Nicoletta Spelgatti, polemica su Franco Manes

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«Un momento storico per il Paese, che inizia un percorso di modernità e di efficienza, con un rilancio del potere decisionale delle regioni e un avvicinamento delle scelte che impattano sui territori ai cittadini. Adesso inizierà il percorso delle intese, che permetterà anche alla Valle d'Aosta di ottenere nuovi margini di autonomia, rafforzando il nostro Statuto Speciale e ottenendo nuove materie di competenza». Così la senatrice Nicoletta Spelgatti (Lega) commenta il via libera alla riforma dell'Autonomia differenziata, aggiungendo: «Adesso, dopo l'autonomia, ci si concentra sull'altra immensa sfida, la montagna, con un quadro legislativo complessivo che ne permetta un effettivo rilancio».

Se la senatrice Nicoletta Spelgatti esulta, sull’approvazione alla Camera della cosiddetta Autonomia differenziata il deputato Franco Manes si è astenuto. «Il provvedimento, già blindato in Senato, ha offerto limitato margine di manovra sia in commissione che in Aula» e mentre «la componente delle minoranze linguistiche ha espresso voto favorevole» lui si è astenuto.

Astensione che il Deputato valdostano definisce «doverosa e strategica. Come rappresentante di una regione a statuto speciale, non posso essere contrario per principio a una riforma che conferisce maggiori competenze alle Regioni e quindi agli enti locali, incrementando la responsabilità nella gestione dei territori, il che può e deve portare a buone pratiche di governo.

Tuttavia, questa riforma necessita ancora di ulteriori passaggi tecnici, amministrativi e politici, essenzialmente per prevenire eventuali disparità territoriali, valutando accuratamente le risorse necessarie e disponibili per l’attuazione concreta della riforma e per definire i criteri dei Livelli minimi prestazionali (Lep). È cruciale chiarire questi aspetti prima di procedere con le intese tra le Regioni a Statuto ordinario e lo Stato».

«L’astensione è motivata dal fatto che la Valle d’Aosta, come altre Regioni a statuto speciale, ha intrapreso un percorso finalizzato a migliorare e riformare le prerogative e le competenze statutarie. - precisa Franco Manes - Un percorso e un dialogo con il Governo in fase di definizione partendo dal documento consegnato l’anno scorso a Torino dal Presidente del Sud Tirol alla Presidente del Consiglio. Questo processo necessita quindi di definizioni più precise e di un dialogo continuo».

Invece secondo Valle d’Aosta aperta (il progetto politico al quale fanno riferimento Adu Vda, Area democratica Gauche autonomiste e Movimento 5 Stelle) «L’astensione di Manes (l’unica in parlamento) sull’autonomia differenziata è uno schifo. L’Union si rende complice della secessione dei ricchi promossa dalla Lega e del baratto sul premierato voluto dalla Meloni».

Non solo: «Il Pd locale che ha sostenuto la candidatura di Manes continua a tacere, pur di mantenere la poltrona in Giunta regionale. Sta a noi, alle cittadine e ai cittadini, alla società civile difendere la Costituzione e l’unità della Repubblica».

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