Aurelio Marcoz e la felice intuizione di aprire una tipografia nella Valdigne

Una vita dedicata al lavoro, alla tipografia che in Alta Valle tutti conoscevano, fino a sabato scorso. Si sono svolti nel pomeriggio di lunedì, a Morgex, i funerali di Aurelio Marcoz. Nato il 16 giugno del 1946 a Saint-Rhémy-en-Bosses, il suo primo lavoro è proprio in tipografia, ad Aosta. Prima da Marguerettaz, diventata Musumeci e infine all’Itla dei Costa Caviglione. Aurelio Marcoz (foto) ha spirito d’iniziativa e decide di mettersi in proprio. Si guarda intorno e capisce che nella Valdigne di tipografie non ce ne sono. Il mestiere ormai lo conosce bene, prende coraggio e nel maggio del 1972 apre, proprio in paese a Morgex, la Tipografia Marcoz: i cassetti con i caratteri in legno, composizione a mano e le lente macchine tipografiche. Solo l’anno prima, il 17 aprile del 1971, si era sposato con Agnese Cheillon di Valpelline. Vivono per un paio di anni nel capoluogo, poi nel 1974 decidono di trasferirsi dove entrambi lavorano, a Morgex appunto. Aurelio Marcoz e Agnese Cheillon hanno due figli: Fabio del 1972 e Nadia del 1976.

Da quel 1972 la vita di Aurelio Marcoz è dedicata quasi per intero alla tipografia. Unica distrazione l’impegno per i primi anni di attività della Cassa Rurale ed Artigiana del Monte Bianco, all’inizio degli anni Novanta, quando è tra i componenti del consiglio di amministrazione della banca della Valdigne. Poi negli ultimi anni, sollevato anche dall’impegno del figlio Fabio in azienda, riesce a concedersi qualche passeggiata in montagna in più con la moglie Agnese e alla passione dello sci da discesa. Passione che coltiva anche impegnandosi come guardiaporte nelle gare, con il fratello Liliano. Nel periodo del Covid Aurelio Marcoz decide di concludere la sua carriera lavorativa e va in pensione.