Augusto Rollandin si è dimesso da consigliere regionale Una carriera che ha segnato la storia della Valle d’Aosta

Augusto Rollandin si è dimesso da consigliere regionale Una carriera che ha segnato la storia della Valle d’Aosta
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Aldo Di Marco è un nuovo consigliere regionale della Valle d'Aosta. Sostituisce il dimissionario Augusto Rollandin. La nomina è stata convalidata - nella mattinata di giovedì scorso, 26 gennaio - dall'assemblea valdostana dopo la rinuncia di Gian Carlo Stevenin, primo non eletto nella lista di Pour l'Autonomie.

Il neo consigliere, che alle elezioni regionali del settembre 2020 aveva ottenuto 159 voti, è presidente del movimento Pour l'Autonomie. Nato il 4 gennaio 1962, residente ad Aosta, ragioniere con un passato di giocatore e allenatore di pallamano, è security manager e quality auditor di Adva spa, la partecipata che gestisce l'aeroporto Corrado Gex. È stato consigliere comunale di Aosta dal 2010 al 2015 e Presidente del Consorzio depurazione acque del Sub-Ato Monte Emilius - Piana di Aosta dal 2012 al 2015.

Aldo Di Marco nel suo discorso di insediamento ha espresso il suo «particolare dispiacere per le dimissioni di Augusto Rollandin. Ricoprire questa carica con almeno un decimo della competenza e delle abilità dimostrate dal mio predecessore nel corso di tutta la sua lunga e prestigiosa carriera politica, richiederà tutte le mie capacità e la mia dedizione. Mi conforta però, sapere che nel difficilissimo compito che mi aspetta, potrò contare sui molti insegnamenti appresi durante questi anni di vicinanza con l'amico Augusto, con cui ho condiviso valori, ideali, e un approccio alla politica sempre propositivo e concreto. Il mio primo grazie va quindi a lui che con la guida ispirata e i suoi preziosi consigli resta un punto fermo per me e per Pour l'Autonomie.» Ha poi ricordato Giovanni Aloisi, la cui «morte prematura è stata per me e per il Movimento una grande perdita che ci ha privato del suo sostegno prezioso e della sua partecipazione costante» e ha ringraziato Gian Carlo Stevenin «le cui qualità di attento conoscitore della politica locale e delle nostre piccole realtà comunali, sarebbero state certamente utili a questo Consiglio. La sua scelta di non accettare l'incarico mi ha colto francamente di sorpresa ma non posso che rispettare le ragioni personali che lo hanno indotto ad una rinuncia certamente ponderata.»

Aldo Di Marco è stato nominato nelle Commissioni prima Istituzioni e autonomia e quarta Sviluppo economico. Nella seduta mattutina di mercoledì 24 gennaio, il Consiglio ha accettato le dimissioni di Augusto Rollandin, passaggio che come era prevedibile ha sollecitato un vivace dibattito in Aula.

Senso del dovere

Il capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, ha parlato di Augusto Rollandin come uomo con «un lungo curriculum politico che è incominciato come amministratore del Comune di Brusson ed è arrivato fino al Senato della Repubblica. Si è dimesso con grande senso del dovere e di responsabilità e gli auguriamo una pronta e rapida guarigione.»

Rispetto mancato

«La parte politica da cui provengo ha sempre dato un giudizio politico negativo, chiaro e netto, sul politico Rollandin, non ha mai fatto accordi con lui, non ha apprezzato il suo modo di operare - ha detto Chiara Minelli (Pcp) -. Sul piano umano è altra cosa: ci è spiaciuto vedere il peggioramento delle condizioni di salute di Rollandin a cui personalmente ho sempre portato rispetto, quel rispetto che recentemente ho visto mancare talvolta in quest'aula. Auguriamo a lui e ai suoi famigliari che ci sia un miglioramento della situazione. Oggi occorre anche ricordare che non bisogna soltanto provvedere alla sua sostituzione in quanto consigliere, ma anche come componente di parte regionale della Commissione Paritetica: ci sono sul tavolo questioni importanti, a partire dalle concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche. Cosa succede ora, ci si fermerà di nuovo? Noi crediamo che sia opportuno procedere rapidamente a questa sostituzione: ricordo che non abbiamo ancora la norma di attuazione né la legge. Spero che ci sia presto una risposta.»

Silenzio meglio delle parole

Il vicecapogruppo di Pour l'Autonomie, l’assessore Marco Carrel, ha evidenziato: «Augusto Rollandin mi ha insegnato 2 cose, che il silenzio in quest'Aula talvolta è meglio di troppe parole e che se si sceglie di parlare bisogna essere coerenti con ciò che si dice. L'atto che oggi ha compiuto è una preziosa lezione che ci ricorda ancora una volta il rispetto che lui ha per l'Istituzione e per i valdostani ribadendo che lui ha sempre lavorato "per" e non "contro". La continuità della sua visione e del suo pensiero, non si interrompe con questa scelta ma resta patrimonio del nostro movimento e di quest'Aula per consentirci di proseguire nel percorso finalizzato a raggiungere il benessere per la nostra comunità.»

I successi ottenuti insieme

Il capogruppo dell'Uv, Aurelio Marguerettaz, ha sottolineato: «A volte i percorsi si dividono e, ultimamente, su alcuni passaggi politici abbiamo avuto visioni diverse. Tuttavia, se gli ultimi anni sono quelli più facilmente memorizzabili, la storia non si cancella: Augusto è stato nell'Uv dal 1975 fino al 2020. Oggi è questo che dobbiamo ricordare: le battaglie, i successi ottenuti insieme».

Albert Chatrian capogruppo di Alliance Valdôtaine-VdAUnie ha ricordato le «diverse visioni politiche e di metodo che hanno contraddistinto, in anni passati, il dibattito interno all'Uv e che hanno sollecitato tutti a cercare le migliori soluzioni possibili. Nel momento in cui le nostre visioni si sono allontanate tanto da non consentirci più di trovare una sintesi, il nostro gruppo ha deciso di intraprendere un cammino diverso. È indubbio che Augusto Rollandin abbia rivestito un ruolo centrale nella vita politica della nostra Regione, negli ultimi decenni, condizionandola nel bene e nel meno bene. Da suo vicino di banco in questa sua ultima avventura, mi sono reso conto che i suoi problemi di salute non gli consentivano più di adempiere compiutamente al suo ruolo istituzionale e quindi comprendo l'importanza della decisione».

«Un uomo del fare che mi ha dato la fermezza e la volontà di continuare a fare politica. - ha commentato Mauro Baccega di Forza Italia - La politica porta inevitabilmente a compiere scelte diverse, a volte anche divisive che nulla tolgono alla stima e alla considerazione nei confronti di una persona dal così grande spessore. Non dimenticherò mai i momenti politici più significativi passati a suo fianco in Consiglio regionale.»

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