Augusto Rollandin: «Il fatto che le nostre centraline vadano in mano a terzi è un serio problema»
«Oggi abbiamo un gigante dai piedi d'argilla, se non usciremo dalla legge Madia. Ci si deve concentrare il più possibile per trovare una soluzione alla questione dell'applicazione della legge Madia». Lo ha detto l'assessore regionale alle Società partecipate, Luciano Caveri, nella mattinata di giovedì scorso, 27 maggio, in Consiglio Valle rispondendo ad un'interpellanza del gruppo Pour l'Autonomie sull'ampliamento del parco idroelettrico della Compagnia Valdostana delle Acque spa.
«La società Edison - ha precisato Luciano Caveri - ha rilevato il 100 per cento di una società di Gaby acquisendo 7 centrali: questa acquisizione non sembra essere stata fatta per ragioni produttive quanto piuttosto come operazione industriale in vista del 2029, data di scadenza delle concessioni idroelettriche. Cva opera in un mercato regolato, esposto alla concorrenza, ma è meno competitiva. Infatti, non avendo scelto di porre sul mercato le obbligazioni, è limitata nelle sue possibilità dall'applicazione del decreto legislativo 175 del 2016: se Cva vuole acquisire partecipazioni in altre società, il Consiglio regionale deve adottare un atto deliberativo ad hoc basato su ragioni di efficienza economica e non su ragioni strategiche. Da quanto riferitomi dalla Società, l'acquisizione di queste centraline non sarebbe stata una scelta economicamente valida e quindi non possibile».
«Chi ha acquistato queste centrali - ha replicato Augusto Rollandin (foto) di Pour l’Autonomie - non lo ha fatto per perdere: il contrario mi stupirebbe molto. È vero che Cva doveva avere l'autorizzazione da parte del Consiglio regionale, ma qui si pone nuovamente la questione dell'approvazione di una apposita norma di attuazione, come ha fatto il Trentino. Il fatto che le nostre centraline vadano in mano a terzi è un problema: chiedo di approfondire questo tema, che è uno dei punti più importanti che abbiamo in sospeso. Rischiamo seriamente di perdere le centrali con tutte le conseguenze che ci saranno nel futuro».