Augusto Cretier, geometra che amava il territorio

Augusto Cretier, geometra che amava il territorio
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Alto e magro il geometra Augusto Cretier, che molti chiamavano Cesarino, è stato per decenni una figura di riferimento a Quart, con le sue competenza e pazienza per risolvere le divisioni più complicate, appianando i contrasti tra gli eredi, e con la passione per la campagna e l’agricoltura che ha contraddistinto una lunga attività professionale.

Nato il 27 maggio del 1938 e cresciuto nel villaggio di Argnod, aveva partecipato direttamente alle radicali trasformazioni di Quart da paese prettamente agricolo, ricco di allevamenti e di alpeggi, a luogo ricercato per la costruzione di nuove abitazioni. Attento osservatore di tutto ciò che lo circondava, dopo l’avviamento commerciale e l’assunzione da giovanissimo impiegato alla Cogne aveva conseguito il diploma da geometra, frequentando i corsi serali organizzati proprio dall’azienda.

Il suo primo studio da libero professionista fu a Saint-Christophe, insieme a Giosué Peaquin, dove si specializzò in successioni e divisioni, poi il trasferimento a Quart, nella casa costruita a Argnod lungo la strada dalla mamma Severina nel 1958 a poca distanza da quella di famiglia. Da qui il geometra Cretier ha seguito decine di progetti rilevanti per la tutela del territorio, visto che non progettò solamente ma seguì anche operativamente la gestione di numerosi impianti di irrigazione a pioggia, tra i primi della Valle d’Aosta, acquisendo una notevole competenza, che trasferì allo studio coinvolto pure nella realizzazione di varie piste poderali.

Uomo sempre molto riservato, sposato con Rita Ronc e padre di Paola e Roberto, proprio con il figlio architetto aveva ampliato l’attività professionale, dalla quale si era ritirato da una quindicina di anni, continuando comunque ad occuparsi delle cose che più gli piacevano, come gli alpeggi e la gestione dei consorzi irrigui.

Augusto Cretier aveva avuto a Quart anche un’esperienza come consigliere comunale all’inizio degli anni Settanta e in quell’occasione si era dimostrato ancora una volta estremamente attento alle risorse del suo paese, impedendo insieme ad altri, promotori di una petizione popolare, di cedere le sorgenti di Chaleby al Comune di Nus, un fatto che determinò le dimissioni del sindaco Berto Rosaire e la nomina come suo successore di Renzo Barocco.

Malato da un paio di anni il geometra Cretier si è spento lunedì nella casa di Argnod e il suo funerale è stato celebrato mercoledì scorso, 3 settembre, nella chiesa del Villair de Quart.

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