Astensionismo alle Europee, per Valle d’Aosta Futura “fortissimo segnale”
«In Valle d’Aosta l’affluenza si è fermata al 42 per cento, ma se teniamo conto delle 951 schede bianche e delle 2 397 schede nulle, la percentuale dei voti validi si abbassa ancora. Il 60 per cento dei valdostani, in un modo o nell’altro, ha lanciato un fortissimo segnale a tutto il mondo politico ed in particolare all’Unione Europea che impone politiche non condivise dai cittadini». A sostenerlo è il movimento Valle d’Aosta Futura, in una nota diffusa dopo l’esito elettorale.
«Quale sarà il futuro di questo Paese dopo il fallimento delle ultime consultazioni per il Parlamento europeo? Il popolo ha parlato e ha espresso chiaramente tutto il suo distacco dalla presente offerta politica poiché essa nella sua interezza non è certo fatta per chiudere l’esperienza del liberalismo, ma piuttosto per preservarla. Cosa fare? Noi vogliamo continuare una battaglia non-violenta della parola, del pensiero e dell’azione. Vogliamo ridare un fondamento spirituale e politico, partendo dal basso, dai cittadini, dai piccoli territori.
Vogliamo demistificare l’ideologia dominante, per annunciare che la nascita di una nuova politica è possibile, anzi, sta già avvenendo. Solo quando tutte le risorse saranno destinate al ben-essere di tutta l’umanità e non alle guerre , si potrà parlare di vittoria».
Intanto nel pomeriggio di sabato scorso, 8 giugno, nella sala polivalente di Tzanté de Bouva a Fénis si è svolta l’assemblea ordinaria del movimento attivo sul territorio valdostano dal 2020. «I numerosi iscritti al Movimento e la grande partecipazione ai nostri eventi pubblici testimoniano il desiderio delle persone di riunirsi, di capire il particolare momento storico che stiamo vivendo e di esserci, ciascuno con il proprio valore: ognuno per ciò che ha , ognuno per ciò che è. Insieme per ristabilire, - conclude la nota - il senso di comunità in equilibrio e in armonia con la legge universale».