Assunzioni interinali all’Usl, l’assessore Barmasse finisce nel mirino e la Lega chiede chiarimenti

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Giorni di fuoco per l'assessore regionale della Sanità Roberto Barmasse. Questa volta però l’emergenza Coronavirus - che naturalmente lo vede in prima linea - non c’entra. Barmasse è finito in mezzo alle polemiche a causa dell'assunzione di una parente stretta e del suo fidanzato all'interno dell'Unità sanitaria locale.

Si tratta della figlia - Martina Barmasse, laureata in Economia all’UniVdA - e del compagno, impiegati da qualche mese come «amministrativi» rispettivamente al back office del servizio Infovaccini e all'Ospedale regionale Umberto Parini.

Sono stati assunti a chiamata diretta, con contratto a tempo determinato (con possibilità di rinnovo), attraverso una società di somministrazione di lavoro interinale, la Synergie Italia spa.

La vicenda è stata sollevata da Fratelli d'Italia che ha chiesto spiegazioni sulle procedure di assunzione degli «interinali». La Digos ha acquisito la documentazione negli uffici dell'azienda sanitaria. Il fascicolo, che al momento non contiene né reati né indagati, è affidato al sostituto procuratore Luca Ceccanti.

Nell'elenco dei «somministrati» - ne sono previsti 247 all'Usl solo nel 2021 - vi sarebbero numerosi parenti di dirigenti sanitari e di medici dell'ospedale Parini. Gli inquirenti vogliono chiarire le modalità di segnalazione e di assunzione, in particolare se ci sono state pressioni o interventi indebiti.

Si è subito accesa la bagarre politica. Sul fronte dell'opposizione la Lega VdA ha presentato in un'interrogazione scritta e potrebbe iscrivere un «question time» nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio Valle: «Credo sia necessario approfondire - spiega il consigliere regionale Stefano Aggravi - come viene definito il fabbisogno di personale da somministrazione, le modalità di verifica dei requisiti dello stesso, nonché capire se in caso di procedura concorsuale promossa dall'Azienda chi ha già lavorato in somministrazione benefici di qualche punteggio in più». Fratelli d'Italia ha chiesto le dimissioni di Roberto Barmasse, definendo la questione «Un improvvido evento che rientra nella sfera della totale inopportunità politica, resa ancora più evidente dalla crisi pandemica in corso». A sinistra Adu rinnova la richiesta di «Procedere senza indugi ai concorsi e, ove possibile, alle stabilizzazioni del personale».

L'assessore Roberto Barmasse replica stizzito: «Trovo assurda questa polemica: non ho mai chiesto niente per nessuno, e tanto meno per un mio parente. Sono in difficoltà anche solo a commentare la presunta notizia: ogni valdostano ha diritto a cercare occupazione, attraverso le corrette forme di selezione del mercato del lavoro». «Coinvolgere la mia famiglia in una polemica che è interamente politica - rincara la dose - è disgustoso, perché lede anche l'immagine di tutti coloro che stanno lavorando in questo momento difficile alle gestione dell'emergenza sanitaria».

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