Assegno di natalità, incentivo per i nuovi residenti e esenzione dall'addizionale regionale Irpef: le misure contro lo spopolamento
Una legge per contrastare lo spopolamento nei piccoli comuni di montagna della Valle d'Aosta, quelli con meno di 800 abitanti e che si trovano sopra i 650 metri di altitudine. Il testo è stato depositato ieri - venerdì 15 - dalla Lega VdA, primo firmatario Erik Lavy. Il disegno di legge prevede 3 misure "necessarie per garantire un futuro alle terre alte": la prima è un assegno di natalità ("Chèque valdôtain") per 12 mensilità e fino ad un massimo di 5.000 euro all'anno, valida per 3 anni; la seconda ("Chèque montagnard") è un incentivo per i nuovi residenti per un triennio pari a 5.000 euro annui; la terza è un'esenzione dall'addizionale regionale Irpef per i residenti nei piccoli comuni di montagna con reddito complessivo fino a 50.000 euro. "E' una legge unica nel suo genere - ha detto Erik Lavy - e la prima contro lo spopolamento. Finora in merito non è mai stato fatto nulla. Questa legge è un primo passo e va a dare risposte concrete. Oggi i numeri sono drammatici. Serve una misura forte, urgente, per invertire questo fenomeno". Il capogruppo Andrea Manfrin ha aggiunto: "E' una legge importante per ribadire la nostra attenzione verso il territorio e le nostre vallate". Secondo quanto riportato nella relazione al disegno di legge, ad oggi il 75 per cento della popolazione valdostana vive nell'asse centrale, "lasciando sguarnite parti intere di territorio che stanno soffrendo a causa dello spopolamento, dell'invecchiamento della popolazione e dell'emigrazione dei propri giovani".