Asiva, l’assemblea della rivoluzione
E’ stata l’assemblea dei grandi cambiamenti e delle clamorose bocciature. Ma sabato scorso, 30 luglio, nell’Auditorium di Morgex niente è accaduto per caso a cominciare dalla riconferma, unico candidato, del presidente dell’Asiva Marco Mosso, con 5786 voti e con il segnale di 1.599 schede bianche, un evento piuttosto inusuale nella storia del Comitato Valdostano degli sport invernali.
Con 5 consiglieri che non si ripresentavano - a cominciare dal vice presidente e storico dirigente dello sci alpino Ottavio Bieller e dal promotore del biathlon Alessio Gonthier, segretario del Comitato, ai quali si aggiungevano Mauro Cerise, Massimo Martini e Livio Rey - era logico attendersi un ricambio però non una rivoluzione. Lo spoglio delle schede per i consiglieri, con 6.041 voti, ha visto nell’ordine uscire con 4.312 Jacques Fosson, avvocato ed allenatore dello Sci Club Aosta, con 4.046 Arturo Laurent, tecnico di fondo del Gressoney, con 3.486 Michel Brunod, allenatore di sci nordico per Godioz, con 3.115 Roberto Greco, responsabile uscente dello snowboard, con 2.429 Manuel Carrozza, ex azzurro e presidente del Club de Ski, con 2.226 Alex Besenval, vice-presidente uscente e responsabile regionale del fondo, con 2.086 Ettore Mosca Barberis, allenatore del Courmayeur, quindi prima esclusa a 1.715 Roberta Zoccarato, presidente del Brusson e addirittura capo del biathlon valdostano, poi peggio ancora 1.167 per Manuel Favre, allenatore del Val d’Ayas e soprattutto responsabile zonale dello sci alpino, e infine appena 567 per Davide Priod, presidente del Torgnon.
Dall’esito delle urne si intuiva facilmente che alcune società dello sci alpino avevano fatto blocco, “bocciando” in modo netto l’attività di Manuel Favre, sostenuto oltre che dal suo Val d’Ayas, dal Crammont e dal Rutor. Dall’altra parte invece gli sci club Aosta, Pila, Chamolé, Courmayeur, Mont Glacier e Club de Ski, che hanno lanciato Jacques Fosson ai vertice dell’Asiva visto che è lui il candidato alla vice-presidenza in occasione della prima riunione del Consiglio Asiva fissata per venerdì 19 agosto, con la prospettiva abbastanza logica di farne il presidente per il quadrienno 2026-2030.
A questi club si dovrebbe essere unito pure il Gressoney Monte Rosa, tanto da spiegare l’altro numero di preferenze ottenuto da Arturo Laurent, che a questo punto potrebbe prendere il posto di Alex Besenval all’altra vice-presidenza, con l’ex fondista Michel Brunod papabile per la carica di responsabile regionale dello sci nordico.
Clamorosa è invece la scomparsa del biathlon nella massima assise degli sport invernali della nostra regione. La rinuncia, per il limite dei 3 mandati, di Alessio Gonthier aveva lasciato comunque la responsabile Roberta Zoccarato come consigliera uscente. Per lei però è arrivata una cocente delusione, dopo le polemiche che hanno contraddistinto il suo operato, tanto che un risultato del genere si spiega solo se anche l’apparato del Comitato le è stato contrario.
Anche nella componente atleti, con la rappresentanza di genere, il nuovo fronte dello sci alpino è riuscito ad eleggere Matteo Cortinovis del Mont Glacier (590 voti su 1.028) escludendo Manuel Sorarù del Rutor (386 preferenze), con confermata Micol Murachelli con 324 consensi.
Infine, per il Crammont, unico candidato tra i tecnici, è entrato in Consiglio Vittorio Alliod, 192 voti e 124 schede bianche, su 316 votanti.
Lo scenario che è emerso sabato con la consultazione elettorale degli sport della neve, rinvia comunque ad un altro scenario, cioè quello che si sta delineando in vista delle elezioni della Federsci. Il presidente Flavio Roda è pronto a ricandidarsi con l’incognita dei 3 mandati ed i movimenti sono già iniziati da tempo, come il fresco annuncio della candidatura alla presidenza di Stefano Maldifassi. A questa incognita si aggiunge anche quella che per ora riguarda il consigliere federale della Valle d’Aosta Dante Berthod, il dirigente che ha contribuito al ritorno della Coppa del Mondo di sci alpino nella nostra regione: anche per lui i 3 mandati sono conclusi.
In ogni caso un primo aspetto è stato svelato. Il presidente dello Sci Club Aosta Massimo Raffaelli sarà candidato per il Consiglio della Fisi, contando sulle buone relazioni instaurate a livello nazionale negli ultimi anni, anche grazie alla sempre ben riuscita organizzazione del “Memorial Fosson”.
In vista delle votazioni già fissate per sabato 15 ottobre comunque pure l’Asiva dovrà effettuare delle scelte, appoggiando Flavio Roda oppure un altro candidato e sostenendo più o meno apertamente i candidati valdostani al Consiglio federale che, a questo punto, potrebbero essere 2 o forse 3.
Le premiazioni
Sabato scorso a Morgex si sono tenute pure le premiazioni degli atleti che maggiormente si sono distinti nel quadriennio olimpico 2018/2022: in totale 42 con i partecipanti alle Olimpiadi di Pechino 2022, i medagliati ai Campionati Mondiali ed ai Mondiali Juniores, i partecipanti alle Olimpiadi giovanili ed i Campioni Italiani Assoluti e Giovani. Per le Olimpiadi in Cina si tratta di Didier Bionaz, Francesco De Fabiani, Federico Pellegrino, Federica Brignone, Greta Laurent, Francesca Gallina, Lorenzo Sommariva, Emiliano Lauzi, Samuela Comola e Michela Carrara. Per i Campionati Mondiali di Elisa Brocard, Sebastien Guichardaz, Nadir Maguet e Simone Origone. Per la Coppa del Mondo di Raffaella Brutto e di Ivan Origone. Per i Mondiali Juniores di Sabrina Borettaz, Cédric Christille, Michael Durand, Iacopo Leonesio, Stefan Navillod, Beatrice Trabucchi, Martina Trabucchi, Henri Aymonod e Sophie Mathiou. Per le Olimpiadi giovanili di Nicolò Betemps, Alice Calaba ed Annette Belfrond. Per i Campionati italiani Assoluti di Leo Framarin e Federico Paini. Per i Campionati italiani Giovani di Noemi Junod, Rebecca Quagliato, Gabriele Cavallo. Matteo Zilio, Camilla Angiolini, Carlotta Welf, Carlotta Da Canal, Kevin Gontel, Laura Sciarpa, Mikael Abram, Emilie Jeantet e Nadine Laurent.