Arvier, riemerge la strada delle Gallie

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Un tratto di strada delle Gallie, costruito nel primo secolo avanti Cristo, è stato scoperto a Les Balmes di Arvier, sopra Leverogne, lunedì scorso, 22 giugno, durante i lavori di scavo del metanodotto che collegherà Pollein e La Thuile. A trovarne i resti sono stati gli operai della società Energie, che da settimane sono al lavoro nella zona per la posa delle tubazioni.

“La zona di Les Balmes, appunto a monte dell’abitato di Leverogne, è molto interessante dal punto di vista archeologico. - ammette Alessandra Armirotti della Soprintendenza dei Beni culturali della Regione - In passato qui avevamo già trovato altri reperti”. Il cantiere per il metanodotto ha portato alla luce “La parte sommitale di un arco dell’epoca Augustea, con tutta probabilità un’opera di sostegno della sede stradale di allora. E’ mantenuto alla perfezione, fatta eccezione per una piccola ammaccatura che dovrebbe essere dovuta ai lavori per la realizzazione della ferrovia del 1926”. Una volta individuato l’antico tratto di strada, facendo le opportune indagini con gli abitanti del posto, il personale della Regione ha infatti scoperto che novantacinque anni fa “Era stato creato un deposito nella roccia poco lontano dai binari del treno e con tutta probabilità - continua Alessandra Armirotti - gli operai di allora non si accorsero neppure di avere intercettato la strada romana. Alcuni archeologi hanno trovato proprio in questi giorni questo anfratto: su una delle pareti un intonaco è firmato da Giovanni Clos di Fontainemore nel 1926, con tutta probabilità uno dei muratori della ferrovia costruita dalla Cogne”.

Questa volta il lavoro del nuovo cantiere del metanodotto non ha per fortuna danneggiato la strada romana a Les Balmes. “Abbiamo praticamente terminato le operazioni di rilievo cartografico e di fotosegnalazione. - conclude Alessandra Armirotti - Il cantiere di Energie è stato chiuso per una settimana, voglio però sottolineare come questa sospensione non causerà problemi di sorta alla realizzazione del metanodotto”.

Adesso il muro di sostegno sarà protetto e successivamente lo scavo verrà ricoperto con della ghiaia, in modo tale che in futuro il manufatto si possa ritrovare con facilità. In futuro, chissà, da questo ritrovamento potrebbe partire una campagna di scavi per scoprire dove si inerpicava esattamente la strada romana. "E' probabile che la porzione di impalcato stradale ritrovata continui”, ammette Cinzia Joris, l’archeologa che assiste Energie. Il Comune di Arvier potrebbe pensare di qualificare la zona dal punto di vista archeologico. “In realtà l’Amministrazione comunale aveva presentato ormai una decina di anni fa un progetto del genere. Sarebbe però indispensabile andare a demolire il muraglione in calcestruzzo costruito a fianco della galleria di Leverogne per far sì che altre porzioni della strada romana possano tornare alla luce”, sottolinea il sindaco Mauro Lucianaz.

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