Aroldo Gomiero, il costruttore che inventò il futuro della città

Aroldo Gomiero, il costruttore che inventò il futuro della città
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Aroldo Gomiero era tra quei costruttori appartenenti alla vecchia guardia che hanno disegnato il volto di Aosta, inventandone il futuro. Solo per citare alcune tra le tante sue opere, fu tra coloro che realizzarono la Biblioteca regionale “Bruno Salvadori”, poi costruì il Vivaio Forestale regionale “Abbé Henry” a Quart e pure il Foro Boario. Non si contano, poi, i condomini in corso Battaglione Aosta e in via Torino che portano la sua “firma”.

Era nato il 28 ottobre 1931 da Marino Gomiero, che aveva la Vetreria Valdostana in via Carrel, e da Redenta Benato, entrambi originari di Padova. Il 20 giugno 1936 venne alla luce suo fratello Mario, anche lui destinato a una carriera di impresario nell’edilizia. Aroldo Gomiero frequentò la scuola Cogne dove, nel 1958, si diplomò geometra. Lavorò come dipendente dello stabilimento siderurgico, quindi negli anni Settanta si licenziò e iniziò la sua attività di costruttore. Fu in società prima con Angelo Sozzi e poi, nel 1978, si mise in proprio e aprì il primo ufficio in via Monte Emilius. Aosta era una città che aveva bisogno di crescere, e lui colse l’occasione di offrire l’opportunità di acquistare casa a una comunità che grazie allo sviluppo economico sognava il benessere. Grande professionista, Aroldo Gomiero era dinamico, determinato e volitivo ma era dotato di una innata capacità comunicativa. Era una persona spiritosa, tanto che tutti ricordano la sua bravura nel raccontare le barzellette, magari davanti a un buon caffè, per rompere il ghiaccio e mettere a proprio agio i suoi interlocutori prima di una riunione di lavoro. Una vita di successo accanto alla moglie Maria Agnisetta, Iuccia per gli amici, sposata nel 1953, dalla quale ebbe il 27 settembre dello stesso anno Milena, ragioniera, e il 1° giugno 1956 Diego, geometra, con i quali lavorò in simbiosi negli uffici in via Marché Vaudan, situati in un immobile che aveva ristrutturato con la sua impresa nel 1990. Fece parte della Sezione Edile della Confindustria della Valle d’Aosta e, al di là del lavoro, amava le escursioni in montagna, il tennis e il biliardo, disciplina che lo vide a lungo nelle vesti di presidente del Comitato regionale della Federazione per la quale organizzò eventi di assoluto rilievo allo Snooker di Aosta. Negli ultimi 2 anni le sue condizioni di salute si erano progressivamente aggravate e domenica 17 luglio è mancato al Refuge Père Laurent. Aveva 90 anni. I funerali sono stati celebrati martedì 19 da don Nicola Corigliano nella chiesa di Saint-Martin-de- Corléans, dove in tanti si sono stretti accanto al dolore dei suoi cari.

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