Armando Grange, avisino nel cuore e sempre a disposizione del paese

Armando Grange, avisino nel cuore e sempre a disposizione del paese
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Una folla commossa ha partecipato, lunedì scorso, 27 marzo - nella chiesa parrocchiale di Pré-Saint-Didier - ai funerali di Armando Grange, persona molto conosciuta e particolarmente attiva nel mondo del volontariato locale. Armando Grange è stato presidente della locale sezione Avis, consigliere comunale di minoranza, presidente della pro loco fino dall’inizio degli anni Ottanta al 1995 e membro della cantoria parrocchiale. E’ mancato all'Ospedale regionale Umberto Parini di Aosta dove era ricoverato da circa un mese.

«Mio fratello era da sempre attivo nel mondo del volontariato - ricorda il fratello, Italo Grange - passando anche all'impegno amministrativo nelle file dell'allora minoranza consigliare, senza dimenticare la cantoria della nostra parrocchia. Però l'impegno più importante per mio fratello è stato quello nell'Avis».

Armando Grange infatti è ai vertici dell’associazione dei donatori del paese fin dai primi anni di vita del sodalizio. Tempi in cui si abbinava l'organizzazione di competizioni sportive - soprattutto gare di sci e di bocce - con campagne di sensibilizzazione affinché prendesse corpo anche nei numeri la partecipazione alla vita dell'Avis, con un numero di donazioni sempre più alto. A tutte le manifestazioni sul territorio regionale, Armando Grange era presente con il labaro della sezione. L'Avis Comunale di Pré-Saint-Didier era stata costituita il 1 giugno 1966. All’epoca raggruppava sia i donatori di sangue di Pré- Saint-Didier sia di Courmayeur che successivamente nel 1980 si staccò per fondare una sezione autonoma. Il primo presidente è stato don Silvano Perron, dopo di lui Valentino Lovison, Silvano Conedera e appunto Armando Grange (dal 1996 al 2021), che attualmente ne era presidente onorario e che era stato anche consigliere regionale dell’associazione dei donatori di sangue.

Un attaccamento a Pré- Saint-Didier, quello di Armando Grange, dimostrato anche attraverso la presenza nella locale cantoria parrocchiale, come conferma il suo amico e coscritto (classe 1935), Romano Rota: «Abbiamo cominciato a cantare all'età di 14 anni. Per scaldarci, perché allora le chiese non avevano il riscaldamento, andavamo in chiesa portandoci la legna da bruciare sotto il braccio».

Rimasto vedovo della moglie Giuseppina nel 2006 (non avevano figli), Armando Grange era pure un apicoltore e adorava le api, i suoi «animaletti» come le chiamava lui. E aveva trasmesso questa sua passione per questa attività al nipote Tommaso Vection. Di professione rappresentante di articoli per l’idraulica, nel poco tempo libero che gli restava dopo tutti gli impegni nelle varie associazioni, Armando Grange amava il gioco delle carte, un modo per stare in compagnia come era nel suo stile di vita.

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