Area pilota dei 5 Laghi: giornata di confronto a Montalto
Una giornata dedicata alla presentazione dei risultati della mappatura dei servizi ecosistemici nell’area pilota dei 5 Laghi di Ivrea, interessata al progetto Luigi-Linking Urban and Inner Alpine Green Infrastructures, si è tenuta mercoledì 3 novembre scorso nella sala del Consiglio comunale di Montalto Dora, per rispondere alle domande su cosa si intenda per capitale naturale, cosa siano i servizi ecosistemici e quali vantaggi possano portare alla collettività. «Si è trattato di un convegno sull’importanza di fare filtrare il concetto di ecosistema in rapporto alle novità di rilevanza mondiale sul sostegno dell’ambiente. - commenta il sindaco Renzo Galletto - Un’analisi della struttura idrogeologica del nostro territorio, con tutti i Comuni interessati, su ogni tematica al riguardo della costituzione del Parco dei 5 Laghi, quindi un passo in più verso la sua realizzazione attraverso proposte di salvaguardia ambientale».
La discussione ha seguito alcuni filoni tematici, come l’acqua, le foreste, l’agricoltura e il turismo, con lo scopo di aggiornare gli attori locali sull’approfondimento scientifico condotto nei mesi scorsi e sulla quantificazione dei servizi ecosistemici nell’area candidata a diventare un parco naturale. Alla giornata di studio e confronto erano presenti rappresentanti istituzionali, sindaci e tecnici dei Comuni di Ivrea, Chiaverano, Borgofranco d’Ivrea, Montalto Dora, Cascinette e Burolo, i referenti del progetto Luigi per la Città Metropolitana di Torino e gli esperti incaricati per le attività sul progetto, tra cui Riccardo Santolini, professore di ecologia all’Università di Urbino, Tommaso Pacetti, ingegnere ambientale al Centro di Ricerche Ecologiche Naturalistiche, gli architetti Viviana Rubbo e Alessandro Guida dell’osservatorio indipendente Paesaggisensibili. Alla presenza degli amministratori e dei tecnici comunali, è stato previsto un inquadramento generale sui concetti di capitale naturale e di servizi ecosistemici, con confronto sugli hotspot, cioè quelle aree considerate di particolare interesse per la produzione di servizi ecosistemici o che presentano criticità e necessitano di soluzioni gestionali.
Nel pomeriggio il lavoro con i tecnici comunali è stato dedicato all’analisi delle sinergie e delle alternative in ballo nella gestione dei servizi ecosistemici individuati. Un confronto che ha toccato anche la definizione partecipata di possibili modelli gestionali innovativi.
«Emerge oggi con più rilevanza il valore di quel che si ha a livello paesaggistico-ambientale e di territorio, concetto un tempo non manifesto a tutti. - conclude Renzo Galletto - Si tende sempre a sottovalutare l’esistente e il suo valore intrinseco per un utilizzo e una fruizione collettiva. Ricordiamoci che c’è una netta differenza tra il “consumo” di un luogo, condotto quasi a livello predatorio, e il suo “utilizzo” sulla base delle sue vere potenzialità, incrementate secondo una visione non consumistica». In chiusura un momento di sintesi e di programmazione delle successive fasi di sviluppo del progetto Luigi.