Arcate del Plot, progetto congelato: i tempi di recupero e la destinazione restano un punto interrogativo
Il futuro delle Arcate del Plot, l’edificio ottocentesco di proprietà del Comune di Aosta che sorge all'angolo tra via Monte Solarolo e via Aubert e si affaccia su piazza della Repubblica, non è ancora stato definito. Del destino dell’immobile, che da anni versa in condizioni fatiscenti ed è un pessimo biglietto da visita per i turisti che si recano nel centro storico, si è tornati a discutere durante l’ultimo Consiglio comunale di Aosta, convocato per approvare il Bilancio di previsione. In tale documento, ha evidenziato il capogruppo della Lega Sergio Togni, «Si legge che il progetto di recupero in ambito universitario è stato “congelato” in attesa di un nuovo accordo di programma. Che chissà quando avverrà, di certo non in tempi brevi. Speravamo che un iter di valorizzazione si accennasse ma non ci è ancora giunta notizia in tal senso. Rimane il fatto che, a seguito di questa situazione, l’impegnativa è di dare attuazione alle previsioni disattese per il 2022, ovvero la riqualificazione di quel pezzo di città e di storia che risale al 1883». L’ex sindaco Bruno Giordano, sempre della Lega, ha commentato: «Recentemente era stata ipotizzata la realizzazione di una “Cittadella del sapere”. Purtroppo, la soluzione del problema non arriverà neanche da questa Amministrazione. La domanda vera è: vogliamo recuperare questo immobile? Temo che manchi l’interlocutore ma anche la volontà politica della Regione». Il sindaco Gianni Nuti ha spiegato che «La questione è correlata alla costruzione dello studentato nell’area dell’ex Agenzia delle entrate. Rimane quindi in un programma complessivo all’interno di un finanziamento Pnrr. Le società che dovrebbero costruire questi luoghi di dimora sono disposte ad investire su questi beni con un aiuto da parte del Pnrr e mezzi finanziari propri a fronte di un ritorno economico correlato e proporzionato. Il processo è in uno stato di avanzamento lento, anche perché i decreti attuativi Pnrr per lo studentato sono fermi».
Resta quindi un punto interrogativo la destinazione delle Arcate del Plot, dopo la chiusura dell'ultimo negozio - Splendorcasa che vendeva casalinghi - avvenuta a fine dicembre 2015 quando il titolare Mario Dal Monte è andato in pensione. Inizialmente si puntava a farlo diventare il primo esempio di "project financing" (finanza di progetto) nel capoluogo. Il concetto era il seguente: non era più la pubblica amministrazione a dover farsi carico di tutti i costi degli interventi, ma si apriva la prospettiva di iniziative di privati che dopo aver provveduto alla progettazione e ai lavori, avrebbero partecipato all'utilizzo del bene che rimaneva pubblico. Una volta recuperato, lo storico fabbricato avrebbe dovuto accogliere un centro per la diffusione della cultura alimentare, con lo scopo di promuovere nella popolazione una corretta educazione agli stili di vita e a tutelare e valorizzare le tradizioni alimentari regionali. L’iniziativa, dettagliata in un progetto della Copaco, era stata accolta dal Consiglio comunale con una deliberazione del 2016. Una bella idea che però è rimasta nel cassetto dei sogni.