Arcate del Plot, la proposta di destinarle a sede del Museo della Moneta non convince il Comune

Arcate del Plot, la proposta di destinarle a sede del Museo della Moneta non convince il Comune
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Sembra destinata a restare lettera morta la proposta del presidente del Centro Numismatico Valdostano Ettore Calchera di realizzare un Museo della Moneta nella arcate del Plot, l’edificio ottocentesco di proprietà del Comune all’angolo tra le vie Monte Solarolo e Edouard Aubert ad Aosta che da anni ormai versa in un desolante stato di completo abbandono. Appreso che è tramontata la prevista ristrutturazione dell’immobile - proposta dallo studio Copaco tramite la formula del project financing - che avrebbe dovuto accogliere un centro di documentazione sull’alimentazione alpina con annesso un bar e ristorante, infatti, Ettore Calchera aveva scritto alla Regione e al Comune. Ettore Calchera sottolineava che se la sua proposta fosse stata accettata, il Centro Numismatico Valdostano si sarebbe volentieri reso disponibile a offrire gratuitamente la sua collaborazione in tutte le fasi di una eventuale realizzazione, sia per le indicazioni progettuali in merito alle necessità espositive, sia per la composizione delle parti di collezione da esporre. Qualcuno ha riposto? «Per ora nessuno. - ammette il presidente Ettore Calchera - Speriamo comunque che la nostra idea venga presa in considerazione. Forse in questo momento così complicato vi sono altri temi su cui i nostri amministratori preferiscono concentrarsi». Tuttavia pare che, al di là della situazione contingente, il Museo della Moneta sia un sogno destinato a rimanere nel cassetto. Infatti il commento del sindaco Gianni Nuti, sia pure accuratamente diplomatico, suona come una pietra tombale. «Le arcate del Plot - osserva il sindaco Gianni Nuti - si trovano in una posizione nevralgica per la Aosta di domani, meritano una valorizzazione adeguata, ma anche in armonia con il sito universitario limitrofo e il dinamismo sociale e culturale che porterà con sé. Siamo consapevoli del valore del patrimonio numismatico posseduto dalla nostra regione, ma occorre valutare non solo l'impegno finanziario già importante per la ricostruzione e il suo allestimento, ma anche la sostenibilità della struttura nel tempo in un momento storico difficile anche per gli allestimenti museali tra i più attrattivi del mondo». Quale sarà, quindi, il futuro di questo edificio? Lo studio Copaco promotore dell’iniziativa proposta durante la scorsa consiliatura sta cercando uno o più partners per ripresentarla. L’Amministrazione comunale pertanto attende a breve una risposta, altrimenti si valuteranno altre vie che permettano un quanto mai auspicabile recupero del manufatto, privilegiando - in carenza di fondi - la finanza di progetto per proposte sinergiche e complementari all’università.

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