“Appuntamento a Itaca” e “Au scalpel” Spettacoli teatrali alla Saison Culturelle

“Appuntamento a Itaca” e “Au scalpel” Spettacoli teatrali alla Saison Culturelle
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Nell’ambito della Saison Culturelle, domani, domenica 7 aprile, alle 20.30, al Teatro Splendor di Aosta, verrà proposto lo spettacolo “Torneremo ancora. Concerto mistico per Battiato” di Simone Cristicchi e Amara, pseudonimo di Erika Mineo. Un viaggio musicale ispirato al repertorio mistico di Franco Battiato: i 2 artisti interpretano con grazia e rispetto i messaggi spirituali che ne hanno reso immortale l’opera. Sul palco, verranno accompagnati dal maestro Valter Sivilotti al piano e i solisti della Accademia Naonis di Pordenone. Alterneranno l’esecuzione dei pezzi alcune letture tratte dai maestri che hanno influenzato il pensiero di Franco Battiato: Rumi, Gurdjieff, Ramana Maharshi, Willigis Jager e il teologo Guidalberto Bormolini.

“Appuntamento a Itaca” Mercoledì 10 aprile, alle 20.30, allo Splendor, si potrà assistere allo spettacolo “Appuntamento a Itaca”, una coproduzione Framedivision e Replicante teatro di e con gli attori valdostani Alexine Dayné e Andrea Damarco. In 8 quadri (8 “tele”) si consuma una sorta di canto per una Penelope impigliata nel limbo di un’attesa irrisolvibile. Sulla spiaggia di una possibile Itaca, Penelope sceglie di non morire cristallizzandosi nell’immobilità di quell’inestricabile condizione che le era stata destinata, e crea la propria odissea. 8 donne diverse, scaturite da una stessa matrice, vengono ricamate e tessute con la luce su un tulle che si fa telaio e schermo insieme. Si fa barriera ma anche superficie su cui inventare una storia. Su cui tesserla; e darle vita. Si fa luogo in cui il sogno diventa reale. E il reale si addormenta per lasciare posto al sogno. Nello stesso luogo, dietro lo stesso tulle, su quella stessa spiaggia, un altro canto, quello di una sorta di cigno nero morente: Ulisse. Questo piccolo poema è dedicato al viaggio. Da una parte, l’odissea di chi non ha potuto accingersi materialmente a viverla (quella di Penelope), dall’altra, un’odissea vissuta (quella di Ulisse), ma che rischia di andare perduta («Come lacrime nella pioggia») se non verrà ricordata dai viventi che gli sopravviveranno.La pièce “Au scalpel”

Sabato 13 aprile, alle 20.30, al Teatro Splendor, invece, le luci del palcoscenico si accenderanno sulla commedia “Au scalpel” di Antoine Rault, con Davy Sardou e Bruno Salomone. La regia è di Thierry Harcourt. Gli attori mettono in scena «La confrontation de deux frères qui ne s’aiment pas, que tout oppose et qui sont très vite à l’affut d’une situation survoltée. La provocation d’un frère à un autre entre humour et vérités. Une comédie de moeurs sous forme d’un thriller où les jeux de pouvoir peuvent aller au paroxysme et où les secrets enfouis dans les familles peuvent ressurgir et déstabilliser les plus forts. Deux partitions ciselées pour deux acteurs de haut vol et un texte fort et percutant».

I film in programma Al Cinéma Théâtre de la Ville

Per la Sezione Cinema della Saison Culturelle, al Cinéma Théâtre de la Ville di Aosta martedì 9 aprile, alle 15.30 e alle 21, e mercoledì 10 aprile, alle 18, verrà proiettato “La sala professori” di Ilker Çatak con Leonie Benesch, Leonard Stettnisch e Michael Klammer (Germania 2023 - 98 minuti). Carla Nowak è una giovane e promettente insegnante al suo primo incarico. Carla affronta il lavoro con passione e idealismo. Poi, una serie di piccoli furti all'interno della scuola mette in subbuglio l’istituto. Quando i sospetti cadono su uno dei suoi studenti, Carla decide di andare di indagare personalmente, scatenando una serie inarrestabile di reazioni a catena. Una spietata fotografia della scuola e della società.

Martedì 9 aprile, alle 18, e mercoledì 10 aprile, alle 15.30 e alle 21, sarà la volta della pellicola in versione originale sottotitolata “La petite” di Guillaume Nicloux con Fabrice Luchini, Mara Taquin e Maud Wyler (Francia 2023 - 93 minuti). Joseph viene a sapere che suo figlio Emmanuel e il suo compagno sono rimasti uccisi in un incidente d’aereo. I due aspettavano un bambino da una giovane madre surrogata che vive in Belgio. Dopo vari tentativi, Joseph rintraccia la donna: si chiama Rita, ha 26 anni, è madre di una bambina di 9 anni e non ha un soldo. Joseph vorrebbe impedire che Rita dia in adozione la piccola bimba che porta in grembo. Un film sull'elaborazione del lutto, la maternità surrogata e l'omosessualità.

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