Approvato il riordino della campagna di Hône Le particelle totali sono passate da 1.636 a 220

Approvato il riordino della campagna di Hône Le particelle totali sono passate da 1.636 a 220
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La campagna di Hône non avrebbe l’aspetto curato e ordinato che ha oggi senza l’enorme lavoro di sistemazione agraria di 46 ettari di terreno - su entrambi i lati dell’autostrada - che ha fatto seguito alla disastrosa alluvione del Duemila. Ora si è compiuto un nuovo, importantissimo passo avanti: la Giunta regionale ha infatti approvato lunedì scorso, 9 settembre, il riordino fondiario dando il via libera agli ultimi passaggi burocratici che permetteranno di ridisegnare la mappa catastale della zona in base ai nuovi accorpamenti.

«Le operazioni di riordino avevano preso avvio nel febbraio 2001, quando si è dovuto procedere alla totale sistemazione dei terreni in seguito all’alluvione dell’ottobre del 2000, lavori che si sono conclusi nel 2003. - spiega il presidente del Consorzio di miglioramento fondiario “Hône-Bard” Giovanni Favre - L’esecuzione di ingenti operazioni di eliminazione degli avvallamenti ha avuto come risultato il livellamento totale della campagna. Il piano di riordino ha previsto di trasformare notevolmente la campagna di Hône e Bard, migliorandone l’utilizzo agricolo e l’assetto del territorio, caratterizzato ora da una forte valenza paesaggistica. Ha inoltre permesso di accorpare una moltitudine di particelle sparse sul territorio, talvolta anche incolte o delle quali gli stessi proprietari ignoravano l’ubicazione. Infatti in seguito all’operazione il numero di mappali presenti è passato da 1.636 ante riordino a circa 220 a sistemazione ultimata. Sono stati rintracciati anche proprietari residenti all’estero che ignoravano di possedere terreni nella campagna di Hône e Bard». La minima unità particellare è stata fissata in 1.000 metri quadrati.

Il progetto di sistemazione agraria e riordino delle località di Tzampagne (nel territorio comunale di Hône) e Ion (a Bard) ha previsto tra l’altro la creazione di una zona coltivata a vigneto, ottenuta sfruttando i depositi limacciosi post-alluvionali con i quali è stata valorizzata un’area abbandonata di 4 ettari, creando una collina addossata al versante montuoso sulla destra orografica della Dora. E’ stato inoltre completato l’impianto di irrigazione e sono state create strade poderali che consentono l’accesso a ogni nuovo lotto. La conservazione di 2 ruderi nelle località di Tzampagne e Lillaz costituisce una memoria storica dell’esistenza passata, sia per coloro che transitano velocemente sull’autostrada A5, sia per i fruitori dei campi.

«Voglio ringraziare tutti i consorzisti che hanno collaborato per la buona riuscita del progetto ed esprimere particolare gratitudine alle Amministrazioni dei Comuni di Hône e Bard susseguitesi nel tempo, e in particolare agli allora sindaco Luigi Bertschy e vicesindaco Donato Bordet, amministratori nelle fasi iniziali del progetto di riordino fondiario, per l’attivo interessamento presso le strutture regionali per la soluzione di problematiche di ordine urbanistico e inerenti la conservazione della fascia fluviale. - prosegue il presidente del consorzio Giovanni Favre - Esprimo inoltre estrema riconoscenza al segretario del Consorzio Hône-Bard architetto Sabrina Noro, con la sua collaboratrice Paola Dini, e al tecnico progettista del progetto di riordino fondiario geometra Paolo Chanoux e ai suoi collaboratori, che non infinita professionalità hanno portato a termine il complesso procedimento del piano di riordino, dimostrando un’assoluta disponibilità verso i proprietari e gli organi del consorzio. Infine, un sentito ed importante ringraziamento lo rivolgo all’Assessorato regionale dell’Agricoltura e Risorse naturali».

La campagna di Hône coltivata dopo i lavori di sistemazione agraria e, sotto, il disastro lasciato nella piana dall’alluvione del Duemila

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