Apicoltrice punge La Magdeleine: “Il Comune Amico delle Api compra solo fiori non melliferi”
Non c’è nulla di più rilassante che ammirare dei bei fiori colorati. Non sempre. Monica Voncini dell’azienda apistica Lo Dzet di La Magdeleine è stata tutt’altro che contenta nel vedere i fiori che quest’anno il suo Comune ha messo nei vasi per abbellire il paese. Sono infatti fiori non melliferi, ovvero tra quelli non graditi alle api per fare il miele. Così ha preso carta e penna e ha scritto al Comune, all’associazione Comuni Amici delle Api, all’assessore regionale all’Agricoltura Marco Carrel e al Consorzio Apistico. «Con profondo rammarico sono obbligata a segnalare, essendo stata la promotrice di questa iniziativa nel mio Comune di residenza, La Magdeleine, l’inadempienza da parte del Comune stesso alle regole imposte e accettate come da delibera della Giunta comunale numero 42 del 10 giugno del 2021 per aderire all’iniziativa “Comuni Amici delle Api”. - scrive Monica Voncini - Quest’anno, la vicesindaco Anna Chiaraviglio ha acquistato per l’arredo urbano solo fiori non melliferi, rifiutando i miei consigli, quelli dell’assessore all’Agricoltura Marco Carrel, particolarmente sensibile alle difficoltà che l’apicoltura sta vivendo negli ultimi anni, ma soprattutto non rispettando le regole basilari del disciplinare dell’iniziativa. Faccio presente che il Comune sfrutta il marchio “Comune amico delle api” sia per lettere intestate del Comune stesso che per locandine di promozione turistica, non avendone a questo punto il diritto».
«Lo scorso 20 maggio 2023 in occasione della Giornata mondiale delle api ho inaugurato l’alveare del benessere con la presenza dell’assessore Carrel, e ho ringraziato pubblicamente il Comune che, aderendo all’iniziativa, aveva permesso alle mie api di poter attingere ai fiori melliferi (mai in prevalenza purtroppo) nell’anno di forte siccità. - prosegue Monica Voncini - E’ inutile aderire ad una iniziativa se poi non si rispettano le regole, sottolineo approvate. Il fatto di pensare che i fiori spontanei dei prati possano giustificare l’uso di un marchio è decisamente sbagliato. La presunzione di scegliere fiori per l’arredo urbano per puro gusto personale senza tener conto dei doveri e delle regole accettate dimostra innanzitutto scarsissima sensibilità per le api e gli altri insetti impollinatori ma essere così inadempienti è gravissimo. Personalmente non mi aspetto risposte o giustificazioni da parte del Comune, restio a rispondere per iscritto nonostante richieste inviate via Pec. Spero invece che la segreteria Comuni Amici delle Api possa ricucire questo strappo dovuto mi auguro solo ad una distrazione. So che la segreteria Amici delle Api ha contattato la vicesindaco; inoltre la mia lettera è stata protocollata dall’Assessorato dell’Agricoltura e la segretaria dell’assessore Carrel mi ha telefonato dicendomi che era dispiaciuta dell’accaduto».
Il Comune: “Parte della lavanda è morta, rimedieremo”
«In alcune aiuole perenni i fiori melliferi, come la lavanda, ci sono. - dice la vicesindaca Anna Chiaraviglio a nome della Giunta comunale - Nei vasi della stagione estiva, invece, quest’anno non siamo riusciti a metterne, anche perché parte della lavanda è morta durante l’inverno, a causa della quota elevata, e così non abbiamo potuto ripiantarla. L’anno prossimo porremo senz’altro più attenzione organizzandoci per tempo per mettere fiori melliferi anche nei vasi oltre che nelle aiuole».