Aosta riscopre suoni, colori e risate delle Penne Nere Più di 9mila alla sfilata di domenica, giornata clou
Migliaia di persone, fra alpini e le loro famiglie, hanno invaso Aosta per il gran finale dei festeggiamenti dei 100 anni della Sezione Valdostana dell'Associazione Nazionale Alpini, con il 25esimo raduno del primo raggruppamento Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta e Francia.
Momento clou dell’evento, la sfilata di domenica 22 ottobre, partita alle 9 da piazza della Repubblica. Per festeggiare la sezione valdostana gli alpini sono arrivati anche dalla Francia; la sezione valdostana è stata costituita il 6 settembre 1923 da 65 soci fondatori.
«La storia degli alpini continua a essere la storia della Valle d’Aosta e i luoghi che hanno visto la prima presenza militare ora sono rinati come luoghi di cultura e di sviluppo del territorio. - ha commentato il presidente della Regione Renzo Testolin - Pensiamo al Museo Archeologico regionale e al suo centro espositivo, nell’ex Caserma Challand, al Forte di Bard, polo di promozione culturale e sociale, e alla prossima apertura della nuova sede dell’Università della Valle d’Aosta, nell’ex Caserma Testa Fochi. Tutti questi luoghi sono la testimonianza di un passaggio di testimone importante che ci proietta nel futuro, ma che non interrompe quel filo che ci lega ai valori alpini, a quell’idea di società che ciascun alpino porta con sé e mette a disposizione di tutti gli altri».
Le Penne Nere sono simbolo «di impegno, di solidarietà, di accoglienza e di collaborazione per un aiuto immediato nei momenti di emergenza, come è stato durante l’alluvione del 2000, nei giorni scorsi ne abbiamo ricordato il 23esimo anniversario».
Per il sindaco Gianni Nuti, si è trattato di un’adunata che ha «mostrato uno spaccato di umanità variegata», permeata «da uno spirito solidale e sottile, da persone sostenute dagli alpini accanto a loro, da chi ha sfilato in carrozzina» in un «clima ricco di orgoglio».