Aosta-Pré-Saint-Didier, la prossima settimana sopralluogo sulla tratta

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La prossima settimana è in programma un sopralluogo da parte di Rete Ferroviaria Italiana sulla tratta Aosta-Pré-Saint-Didier. Della linea dell’Alta Valle, sospesa da cinque anni, aveva chiesto la riattivazione in occasione della riapertura delle scuole superiori in presenza l’assessore regionale ai Trasporti Chiara Minelli. Il punto della situazione è stato fatto giovedì scorso, 14 gennaio, in Consiglio Valle in seguito ad una interpellanza del consigliere della Lega Vallée d’Aoste Stefano Aggravi.

L’assessore Chiara Minelli ha spiegato che «Rete Ferroviaria Italiana ha evidenziato delle difficoltà ad intervenire immediatamente, però non ha escluso una valutazione dell’ipotesi». La prossima settimana sarà quindi effettuato un sopralluogo nel tratto compreso tra Aosta e Arvier. Il piano strategico degli interventi varato nel 2019 prevede nel breve termine la riattivazione della Aosta-Pré-Saint-Didier e nel lungo termine l’elettrificazione, con la possibilità di utilizzarla per un eventuale servizio di “tram-treno” fino a Courmayeur. Ipotesi quest’ultima la cui fattibilità dovrà essere indicata da uno studio atteso entro il 2021.

Secondo Chiara Minelli «La ripresa dell’esercizio consentirebbe di dare attuazione al servizio, che è già previsto nel contratto con Trenitalia sottoscritto ad agosto dello scorso anno, e che consiste in sei coppie di corse giornaliere. Anche sulla base degli studi condotti da Rete Ferroviaria Italiana la riattivazione della linea potrebbe avvenire con un potenziamento consistente nell’incremento del carico assiale a diciotto tonnellate, che consentirebbe a una più ampia tipologia di treni di circolare sulla tratta e non solo quelli che si utilizzavano al momento della sospensione».

Per quanto riguarda invece l’acquisto di altri treni bimodali, finanziati dallo Stato con una quota a carico della Regione, l’Assessore ha riferito che nessuna decisione è stata ancora presa. «Abbiamo voluto aspettare che i treni bimodali fossero operativi e funzionanti anche in doppia composizione, ovvero con due treni. - ha precisato Chiara Minelli - Il treno in doppia composizione ha fatto il suo primo viaggio il 12 dicembre 2020». Sulla decisione di non procedere per il momento ad acquisire ulteriori treni bidmodali influisce pure la questione della definizione delle penali per il ritardo maturato nella fornitura dei primi cinque treni. Senza dimenticare la possibilità, prevista nell’attuale contratto, che sia Trenitalia stessa a integrare la flotta dei bimodali con ulteriori quattro mezzi.

«Visti i tempi lunghi necessari alla nuova fornitura di Stadler, questa presumibilmente avverrà a ridosso della prima parte dell’elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta», ovvero nella seconda metà di quest’anno, ha segnalato Chiara Minelli.

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