Aosta-Gran San Bernardo torna la “classica” delle auto

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Sono già una cinquantina gli equipaggi di auto d’epoca iscritti alla 25esima edizione dell’Aosta-Gran San Bernardo, la classica tra le manifestazioni del motorismo d’antan nella nostra regione, rievocazione della grande gara di salita in montagna che dal 1920 al 1957 caratterizzò la storia della Valle d’Aosta. Con la piazza Emile Chanoux che ritrova il suo ruolo di sede della manifestazione - le novità di quest’anno sono la mostra fotografia sotto i portici dell’Hotel de Ville da venerdì 17 e l’esposizione statica di mezzi d’epoca di domenica 19 (vedi articolo a pagina 13) - la competizione viene riproposta dopo 2 anni di assenza con la classica formula sui 2 giorni, cambiando però l’abituale conclusione della prima giornata, trasferita da Saint-Vincent a La Thuile.

Sabato prossimo, 18 giugno, quindi il raduno dei partecipanti - che dovrebbero essere 60, tra i quali figura già il più titolato pilota italiano di mezzi storici Gianmaria Aghem con la sua Bmw 328 del 1938 - sarà in piazza Chanoux per le verifiche tecniche e l’esposizione dei mezzi, con alle 13 il via della prima auto con passaggi a Gressan, Aymavilles, Villeneuve e sosta a Runaz di Avise e poi continuazione verso La Salle, Morgex e attraverso il Colle San Carlo arrivo a La Thuile dalle 17.20 con quartiere generale al Planibel. Domenica 19, alle 9 avverrà la partenza del primo concorrente da La Thuile, con passaggio dalle 10 in piazza Chanoux ad Aosta e salita verso il Colle del Gran San Bernardo, con arrivi previsti al passo dalle 11.20. Le premiazioni della 25esima Aosta-Gran San Bernardo saranno all’Hotel Etoile di Nord a Sarre dopo 222 chilometri di gara.

Al momento la “veterana” della competizione è una Riley del 1930 che accompagnerà anche i 6 equipaggi valdostani partecipanti: si tratta del presidente del Cameva Antonio Giornetti con la moglie Susanna Ronchail su Lancia Fulvia Coupé del 1969, di Renzo Giono e Federico Alessio su Bmw 320 del 1983, di Walter Lyveroulaz e Erik Robbin su Fiat 600 del 1960, di Mauro Bragardo e Roberto Paglino su Lancia Fulvia fanalone del 1970, di Fabrizio Priod ed Edoardo Priod su Nsu Prinz 4L del 1970 e di Dario Bernardi e Nathou Bernardi su Porsche 911 del 1970. Inoltre 2 curiosità, a cominciare dalla conferma della 15esima partecipazione consecutiva - praticamente a tutte le edizioni “moderne” - di Romano Prato e Enrico Indemini su Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1955 e dalla presenza di un equipaggio proveniente addirittura da Nairobi nel Kenia, quello di Pierluigi Vigada e Mara Vigada su Porsche 914 del 1973.

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