Aosta est, inizia la riqualificazione per valorizzare i tesori archeologici
Nel 2018 l’Amministrazione regionale ha bandito un concorso di progettazione per l’intervento denominato “Rete cultura e turismo per la competitività - Valorizzazione del comparto cittadino denominato “Aosta est”, nell’ambito del programma investimenti per la crescita e l’occupazione 2014 - 2020 con il Fondo europeo di sviluppo regionale.
Oggetto del concorso era la redazione del Progetto di fattibilità tecnico economica e l’individuazione dei progettisti che avrebbero eseguito tutti i gradi progettuali necessari, compresa la Direzione dei lavori, la contabilità ed il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione.
La procedura concorsuale aperta, in forma anonima e in 2 gradi, ha avuto come esito la selezione del progetto proposto dal raggruppamento temporaneo di professionisti composto Roberto Martocchia, che cura il progetto assieme ai colleghi Roberto Laurenti e Fabio Cibinel, e Zero4uno ingegneria.
Il costo per la realizzazione dell’intervento è stimato in 4.300.000 euro al netto dell’Iva, comprensivo degli oneri della sicurezza.
A seguito di procedura aperta i lavori sono stati aggiudicati all’Associazione temporanea di imprese composta da Ar.Co Lavori con sede a Ravenna e De La Ville Società Cooperativa di Quart. I lavori sono stati consegnati mercoledì 14 settembre e avranno una durata di 896 giorni.
Area di straordinario interesse archeologico
L’area denominata “Aosta est” è un ambito urbano caratterizzato da una serie di elementi di straordinario interesse archeologico, storico, urbanistico e paesaggistico: la Porta Praetoria, la Torre dei Signori di Quart, le mura romane dalla Porta Praetoria alla Torre dei Balivi, la Tour Fromage, il Teatro Romano e l'area archeologica circostante, il piazzale ex Birreria e l’edificio ex Bureau de la langue française. Si tratta di un tessuto urbano e archeologico unico che raccoglie il maggior numero di testimonianze romane, tra le più importanti e prestigiose di tutto il territorio,
L’obiettivo principale è integrare gli interventi sulle componenti dell’ambito con le diverse funzioni urbane (mobilità, messa a sistema dei monumenti cittadini a scopo turistico-culturale, urbanistica attuale, viabilità con vocazione commerciale) al fine di migliorare le condizioni di fruizione e di qualità della vita di questo comparto cittadino in relazione al resto della città, sfruttando le potenzialità storico-archeologiche presenti.
Le fasi progettuali si sono susseguite con l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica alla fine dell’anno 2019, del successivo progetto definitivo nel dicembre 2020 e, infine, del progetto esecutivo nel settembre 2021.
Gli interventi previsti
«Si è voluto proporre un intervento contemporaneo in grado di porre in dialogo e rispettare gli elementi architettonici ed urbani stratificatisi nell’arco di oltre 2.000 anni di storia, - spiega la soprintendente ai Beni e alle Attività culturali Christina De La Pierre - in un’area relativamente piccola, e favorire una lettura unitaria e coerente dell’ambito partendo dalla creazione di nuovi tessuti urbani. L’approccio progettuale integra e valorizza i diversi beni, tramite l’implementazione delle connessioni pedonali di questa parte di città con le aree adiacenti, al fine di attivare un processo naturale di trasformazione dell’intero comparto, nell’ottica di garantire la massima fruibilità pedonale e finalmente creare un luogo di grande attrattiva e qualità urbana». La soprintendente Cristina De La Pierre aggiunge che «In particolare, l’intervento prevede la creazione di nuove relazioni urbane tramite implementazioni pedonali alla quota dell’attuale tessuto urbano di via Baillage, via Charrey, vicolo Vescoz, via Guido Rey, via Hotel des Monnaies e via Anfiteatro. Questa connessione diventa non solo un nuovo sistema urbano di tipo pedonale, ma crea anche terrazze che si affacciano sul sito archeologico risolvendo il rapporto di quest'area con la città e diventando un nuovo elemento di qualità urbana, fruibile a tutte le ore del giorno ed in grado di rivitalizzare il tessuto urbano adiacente. Gli edifici confinanti a sud con gli scavi archeologici, con la creazione di nuove terrazze pubbliche sopraelevate ed in aderenza con gli stessi, non vengono percepiti più come un prospetto di risulta, ma acquistano una nuova dignità che permetterà a tutto il comparto di essere valorizzato».
La cinta muraria di Augusta Praetoria
Per quanto riguarda la cinta muraria di Augusta Praetoria - nel tratto compreso tra la Porta Praetoria, la Torre dei Signori di Quart, la Torre dei Balivi e l’area archeologica del Teatro romano -, alla quota dei reperti archeologici, gli interventi sui percorsi di visita sono minimali e consistono nella sostituzione dei materiali, ritenendo già buone l’accessibilità e la visitabilità, inserendo sedute e pannelli esplicativi, in aree didattiche adiacenti ai maggiori monumenti archeologici, che potranno visualizzare informazioni e ricostruzioni sovrapponibili alla reale visione dei beni, per rendere il tutto di facile lettura e didatticamente interessante. Importanza è data all'accessibilità dei percorsi, a omogeneità architettonica e massima coerenza degli arredi. L’accesso principale è previsto sempre da via Baillage ed è identificato dalla presenza di una area biglietteria ricavata al di sotto di un nuovo percorso sopraelevato posto sul fronte sud della ex casa Rassat. Lo spazio antistante la nuova area biglietteria sarà attrezzato con sedute e da qui i circuiti di visita permettono di selezionare itinerari di personale interesse: dalla zona che costeggia la facciata del Teatro romano al circuito di visita che porta alla quota archeologica della Porta Praetoria e continua lungo le mura romane fino all’ingresso coperto della Tour Fromage che ospita, tramite un suggestivo allestimento museografico, una serie di reperti. Un percorso pubblico libero tra la Tour Fromage e la torre dei Balivi crea una nuova relazione ed integrazione tra spazio pubblico e sito archeologico. La parte a nord della Tour Fromage si caratterizza per una serie di collegamenti che si riallacciano al percorso di visita e, in caso di necessità, garantisce degli accessi opzionali dal percorso prossimo alla Torre dei Balivi e della via Hotel de Monnaies.
Tour Fromage
La Tour Fromage acquista una nuova centralità nei percorsi di visita del sito archeologico, in linea con la sua importanza storica. La torre sarà oggetto di attento restauro architettonico per preservarne l’integrità esterna e interna e per ospitare uno spazio espositivo permanente a supporto della comprensione del sito.
Ex-Bureau de la langue française
L’edificio Ex-Bureau de la langue française diventerà il centro servizi del sito. Sarà conservata la qualità formale dell’esterno mentre all’interno è prevista una riconfigurazione degli spazi per adattarli alle nuove esigenze. Il passaggio aperto centrale esistente manterrà la sua funzione di connessione.
L’edificio si pone in chiara relazione con Il piazzale dell’ex Birreria che sarà sistemato a piazza con portico.
Piazzale dell’ex Birreria
Il piazzale dell’ex Birreria è l’elemento urbano che attualmente più necessita di interventi. Questo enorme spazio oggi risulta privo di una sua qualità urbana, non integrato con il sito archeologico né con il tessuto urbano circostante. Con la connessione ed integrazione dei percorsi pedonali adiacenti, il piazzale diventa l’elemento centrale dell’intervento: vera piazza urbana, dotata di una sua qualità spaziale ed architettonica ed in chiara relazione visiva ed urbana con il sito archeologico.
La piazza è caratterizzata da un portico di pianta irregolare a “C” realizzato in zinco titanio e contraddistinto da una semplicità di tipo scultoreo, in grado di dialogare con i reperti archeologici senza alcuna imposizione. La forma a “C” del portico, aperta verso l’area archeologica crea uno spazio coperto multifunzionale aperto verso il Teatro romano creando una suggestiva area per eventi. La connessione tra la nuova piazza e via Charrey sarà definita da una cancellata con relativi accessi in grado di limitare l’accesso o consentirlo a seconda degli eventi ospitati.
Grazie alla riqualificazione dell'ex Bureau de la langue française ed alla riqualificazione del piazzale dell'ex Birreria, i visitatori potranno usufruire di un'area di qualità a supporto del sito, un nuovo spazio pubblico, ben integrato con la città e totalmente flessibile, pronto ad ospitare eventi in una cornice totalmente riqualificata e urbanisticamente coerente. Al di fuori della copertura la piazza conserva una dimensione idonea ad ospitare non solo attività di mercato ma anche rappresentazioni teatrali. La Torre dei Signori di Quart, inoltre, sarà oggetto di un restauro conservativo dei paramenti esterni.
Ambiti e fasi realizzative
«L’intervento ha valore urbano e individua interventi localizzati al livello della città e al livello del sito archeologico. - precisa la soprintendente Cristina De La Pierre - Da un punto di vista pratico, l’intervento è stato suddiviso in contesti indipendenti per garantire una maggiore libertà nella modalità di esecuzione dei lavori anche al fine di non interrompere, per tutta la durata dei lavori, l’attività di fruizione del sito archeologico intervenendo in un arco temporale in diverse aree di cantiere».
Gestione e manutenzione
L’intervento è composto da una serie di elementi improntati alla chiarezza e semplicità architettonica che si riflette anche nelle scelte tecniche e dei materiali che consentono di minimizzare la gestione e la manutenzione dell’intervento. La netta definizione tra percorsi pubblici e percorsi di visita del sito archeologico consente di definire in maniera efficace la gestione dell’area. Le esigenze di ordine manutentivo e gestionale delle opere risultano normali e non eccessivamente onerose; si tratta infatti di effettuare la consueta manutenzione prevista per le pavimentazioni in pietra e per gli eventuali elementi di arredo.
La relazione tra materiali e sito archeologico è fondamentale per la buona riuscita dell’intervento. Sono stati previsti materiali che si relazionano con le condizioni storiche del sito ed altri che, per le loro caratteristiche intrinseche, non si impongono sulle condizioni dell’esistente.
La scelta di usare la pietra di Luserna, i blocchetti di granito, gli smolleri e di ricollocare le pietre della pavimentazione esistente vuole dare una continuità, anche visiva, al nuovo intervento, in relazione al tessuto esistente.
Il calcestruzzo, l’acciaio zincato e trattato ed i listoni di legno sono materiali che necessitano scelte tecnologiche chiare e minimali, volte a rispettare la storia del luogo.
Le strutture in elevazione come le coperture del piazzale ex Birreria e dell’ingresso della Tour Fromage saranno realizzate in zinco titanio trattato. Oltre ad avere sezioni più snelle e meno evidenti, l’utilizzo dell’acciaio farà sì che le strutture risultino bilanciate ed equilibrate nelle proporzioni rispetto ai reperti archeologici e ai manufatti con i quali dialogano.
Il calcestruzzo, materiale massivo è confinato sul perimetro del sito e tramite delle lastre prefabbricate diventa materiale per la pavimentazione delle aree didattiche.
I listoni in legno da esterni, già esistenti nei percorsi attuali, efficaci nel loro utilizzo e nella loro reversibilità, sono riproposti.
«La corretta realizzazione del progetto - conclude la soprintendente Cristina De La Pierre - presuppone ed esige il coordinamento di varie professionalità, sarà inoltre necessario un continuo confronto tra archeologi e progettisti. L'istanza storico-archeologica è una priorità a cui ogni fase operativa deve subordinarsi».