“Aosta Digitale”, presentata agli studenti la app che svela la storia della città con la realtà virtuale

“Aosta Digitale”, presentata agli studenti la app che svela la storia della città con la realtà virtuale
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Un quaderno si apre, appaiono gli appunti dell’inglese William Brockedon: il viaggiatore li ha persi durante un’inondazione. Tutto accade attraverso un gioco, all’interno dell’applicativo “Aosta Digitale”, finanziato dai due Assessorati regionali ai Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali e allo Sviluppo economico, formazione e lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile.

Dispositivi per la realtà aumentata e virtuale

L’app è stata presentata martedì 28 novembre, nella nuova Sala civica dell’Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, ad Aosta, evento a cui hanno partecipato le classi della scuola secondaria di primo grado Cerlogne, dell’Istituzione scolastica “Eugenia Martinet”, e di quella secondaria di secondo grado “Innocent Manzetti”, indirizzo Informatica e Telecomunicazioni, che hanno rispettivamente testato i dispositivi per la realtà aumentata e realtà virtuale e incontrato i realizzatori dell’applicativo.

Selezionati attraverso tre livelli di gara, nell’arco di sei anni, alla fine sono stati scelti i prototipi del raggruppamento temporaneo di imprese di Potenza, costituito da Geocart spa e Effenove e con il supporto tecnico della Digital Lighthouse. Le parole provenienti dal mondo del digitale, come gaming, mapping, realtà aumentata AR e realtà virtuale VR, traducono un viaggio con il telefonino attraverso i maggiori siti della città di Aosta, all’interno del progetto “Aosta digitale, l’innovazione per la storia”, promosso dalla Struttura Ricerca, Innovazione eTrasferimento tecnologico in sinergia con la Struttura Patrimonio archeologico e Restauro beni monumentali.

La mappa interattiva è stata interamente ricostruita, indicando 26 luoghi di interesse che l’utilizzatore può selezionare e organizzare secondo le sue esigenze, comprese quelle di una passeggiata con bambini o di un percorso accessibile. Il Teatro romano, ora chiuso, il Criptoportico e la chiesa di San Lorenzo si animano in realtà aumentata, mostrando con realizzazioni in 3D come si presentavano nella loro completezza.

Il viaggiatore William Brockedon è stato in Italia e in Valle d’Aosta tra il 1821 e il 1839, così come reale è stata l’inondazione che nel gioco gli ha fatto perdere il taccuino. Grazie ad un orologio, può viaggiare nel passato ed accompagnare l’utente alla scoperta della vera storia di Aosta. All’interno dell’Area megalitica, nella suo nuova ed elegante veste museale, si possono utilizzare particolari visori per andare indietro nel tempo al 4000 a.C. ed affacciarsi, virtualmente, i sulle arature sacre ed i pozzi rituali che caratterizzano l’area sacra preistorica, vivendo la realtà dell’epoca, dalla macinazione dei cereali alla visita ad una tomba dolmenica.

L’esperienza virtuale fa parte del percorso di visita all’Area megalitica, mentre il gioco “Aosta digitale” si può scaricare e giocare in autonomia, attraversando la città.

«Unire ricerca, innovazione e patrimonio culturale»

«E' importante per lo sviluppo della nostra regione saper - ha commentato l'assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy, in occasione della presentazione all'Area megalitica di “Aosta Digitale”, rivolgendosi agli studenti - mettere assieme la ricerca e l'innovazione con il patrimonio culturale. Noi abbiamo la possibilità di migliorare la qualità della nostra vita, dei processi industriali e dei servizi immaginando di mettere insieme le competenze delle persone e la capacità di lavorare insieme. Voglio sottolineare quanto per voi sia importante immaginare che anche in questo campo si potranno trovare delle buone risposte, a livello formativo, occupazionale e soprattutto dei lavori interessanti». L'assessore ai Beni culturali Jean Pierre Guichardaz ha aggiunto: «Siamo qui a dimostrare che anche con la cultura si mangia. L'app che gli sviluppatori hanno realizzato per la Regione Valle d'Aosta serve a far scoprire il territorio. C'è un grosso investimento, un'idea iniziale, oggi una prima realizzazione, perché l'app è implementabile».

Da sinistra l’assessore ai Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali Jean-Pierre Guichardaz e l’assessore allo Sviluppo economico, formazione e lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile Luigi Bertschy. A destra, gli studenti della classe terza B dell'indirizzo Informatica e Telecomunicazioni dell'Isitp Manzetti di Aosta

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