Aosta celebra i suoi 2.048 anni nel segno del solstizio d’inverno
Giovedì prossimo, 21 dicembre, in occasione del solstizio d’inverno, verrà ricordata la fondazione di Augusta Pretoria, avvenuta nel 25 a.C. per volere dell'imperatore Ottaviano Augusto.
L’appuntamento, dal titolo Armonie cosmiche, è in via Croce di Città ad Aosta dove, a partire dalle 10.30, si attenderà che il primo raggio di sole che spunta dalla Becca di Nona illumini l’antico Cardo Maximus. L’osservazione prevede contestuali commenti astronomici a cura di Andrea Bernagozzi, ricercatore dell’Osservatorio astronomico regionale, e storico-archeologici tenuti da Stella Bertarione, archeologa della Soprintendenza per i beni e le attività culturali.
Per celebrare questa ricorrenza, infatti, la Soprintendenza per i beni e le attività culturali, con il patrocinio del Comune di Aosta, in collaborazione con l’Osservatorio astronomico regionale, l’Associazione culturale Tamtando e la STO-Symphonic Taxi Orchestra, ha previsto un momento di approfondimento culturale legato all’osservazione del sorgere del sole sulla città in questo giorno così ricco di significato non solo astronomico ma anche socio-culturale.
La città romana fu volutamente orientata al solstizio d'inverno, 2.048 anni fa: l'ipotesi, scaturita da una scoperta archeologica avvenuta nel 2012 alla Torre dei Balivi, è stata successivamente avvalorata da un importante studio archeo-astronomico seguito da ulteriori pubblicazioni e confronti.
La mattinata di giovedì 21 dicembre vedrà protagoniste anche le 3 classi seconde dell’indirizzo turistico dell’Istituto tecnico professionale regionale “Corrado Gex”, chiamate a ideare e sviluppare un progetto di comunicazione dell’evento che preveda l’utilizzo degli strumenti social e digitali.
Al termine dell’osservazione del fenomeno solare, dalle 11.30 alle 12, la Chiesa Valdese di Croce di Città ospiterà la Serenata per un satellite, concerto dell’orchestra inclusiva Sto - Symphonic Taxi Orchestra, composta da ragazzi con disabilità, insegnanti, allievi e professionisti, che ha fatto il suo esordio in Valle d’Aosta nel 2018. L’esibizione avverrà a porte aperte, a beneficio dei passanti e di tutti coloro che vorranno fermarsi ad ascoltare la musica scritta da Bruno Maderna nel 1969, in occasione del lancio del satellite europeo Estro I per lo studio dei fenomeni collegati alle aurore boreali.
Un concerto particolare in un luogo emblematico del centro cittadino per sottolineare, così, un evento creato nel segno della conoscenza, dell’inclusione e soprattutto della luce che trionfa sulle tenebre.