Anziana legata al letto nella Casa di riposo, iniziato il processo
È iniziato ieri, venerdì 4 marzo, al Tribunale di Aosta il processo ad una infermiera di 58 anni, accusata di sequestro di persona. La donna è imputata per aver legato al letto, per i polsi, una ospite della Casa di riposo J.B. Festaz del capoluogo regionale, nella notte tra il 27 e il 28 agosto scorsi. In aula la donna si è giustificata sostenendo che «Quella notte malgrado avesse assunto la terapia» la paziente «Non aveva chiuso occhio. Non c'era verso, continuava a staccare la maschera dell'ossigeno, negava di essere stata lei. Non l'ho percossa, ho appoggiato la mano per riuscire a metterle la polsiera. Le ho applicato le polsiere dopo le 4 del mattino perché vedevo che peggiorava lo stato di agitazione, lo stato mentale. Sarà stato per 15-20 minuti». Il pm Francesco Pizzato le ha contestato che, secondo quanto riferito dalla coordinatrice, le polsiere erano state applicate per 40 minuti. «Al massimo 40 minuti - ha ammesso l’imputata - e non è successo altre volte. Ma è anche vero che la paziente mai si era comportata così. Non ho chiesto a un medico prima di farlo e mi sono dimenticata di annotarlo. Non era mio obiettivo nascondere le polsiere, le avevo lasciate dove tutte le potevano vedere». La direzione della Rsa aveva denunciato l'accaduto in Procura il 27 settembre. Come testimone è stato sentito anche Patrick Thérisod, direttore della Casa di riposo. A suo carico, secondo il giudice monocratico Marco Tornatore, nel corso del dibattimento sono emersi indizi del reato di violenza o minaccia per costringere a commettere un reato e per questo non ha reso dichiarazioni in merito ai fatti del 6 settembre: una infermiera sentita in aula e con cui l'anziana si era confidata, ha riferito in aula di aver ricevuto pressioni, alla presenza di Thérisod, per non dar diffusione alla notizia. Martedì 15 marzo si discuterà il processo