Antonio Simonelli, gentiluomo i cui valori erano il lavoro e la famiglia
Antonio Simonelli è mancato improvvisamente all’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta lunedì scorso, 15 febbraio. Nonostante i suoi 90 anni, era lucidissimo e in ottima forma. Quel giorno i suoi cari lo avevano portato al Pronto Soccorso perché accusava un dolore a una gamba. Sembrava una cosa da nulla, forse un acciacco dovuto all’età. Invece, nel giro di poche ore, il destino lo ha portato via. I funerali, con rito religioso dei Testimoni di Geova, sono stati celebrati giovedì 18, nella Sala del Commiato del Cimitero del capoluogo regionale. Antonio Simonelli era un uomo buono, dal carattere pacato che a dicembre dello scorso anno aveva affrontato con coraggio e dignità l’immenso dolore della perdita della moglie Maria Canizzo, scomparsa all’età di 87 anni. Il loro era un matrimonio d’altri tempi. Entrambi di Lucera nel foggiano, lui nato il 20 giugno 1930 e lei il 25 giugno 1933, convolarono a giuste nozze nel 1956. La coppia giunse ad Aosta nel 1963 con i primi 2 dei 6 figli, ovvero Anna e Raffaele, venuti alla luce rispettivamente il 25 ottobre 1957 e il 24 ottobre 1960. Poi nacquero 2 coppie di gemelle: Carmen e Adriana il 3 gennaio 1964 e Nadia e Patrizia il 28 settembre 1966. Antonio Simonelli lavorò dapprima nei cantieri edili del cognato Mario Bozzo, per poi proseguire l’attività come cottimista assieme al fratello Pasquale, cui seguì l’assunzione alla Cogne fino alla pensione. La moglie, sarta dalle mani d’oro, cuciva vestititi per tutta la famiglia e presto trasformò quella passione in una professione, tanto che privati e negozianti si rivolgevano a lei con fiducia per far cadere a pennello qualsiasi capo di abbigliamento. Anni difficili ma felici che la famiglia Simonelli - inizialmente residente in via Lostan e, dal 1971, nelle case popolari di viale Europa - ha trascorso unita, concedendosi pochi svaghi come le scampagnate domenicali oppure i viaggi in estate e per le festività natalizie fino in Puglia. A pochi mesi l’uno dall’altra, Antonio e Maria se ne sono andati. Ora hanno potuto finalmente riabbracciarsi per l’eternità.