Antonio Ferrera, 101 anni compiuti con in testa il cappello da alpino
Un secolo… più un anno. E’ un traguardo di vita davvero rimarchevole, anche per le invidiabili condizioni fisiche, quello raggiunto dal borgofranchese Antonio Ferrera, festeggiato alla residenza sanitaria assistenziale Sant’Anna di Agliè, dai propri familiari e da una delegazione del Comune di Borgofranco, giunta in visita per l’occasione, composta dal vicesindaco Piero Massoglia e impreziosita anche dalla presenza di una rappresentanza del Coro Bajolese, del Gruppo Alpini di Borgofranco e dei Pifferi di Baio Dora, che gli hanno tributato gli auguri da parte di tutto il paese natio.
Antonio Ferrara, per gli amici “Tony”, è nato il 10 ottobre 1920 da una delle più antiche famiglie residenti a Baio Dora, dove per anni ha svolto la professione di macellaio. In gioventù è stato militare negli Alpini e successivamente partigiano nella 76esima Brigata Garibaldi, di stanza sulla Serra, ed è con il caratteristico cappello piumato del corpo che ha accolto anche questa volta la delegazione dell’Amministrazione comunale di Borgofranco e i suoi commilitoni.
Alla festa per i 101 anni non hanno voluto mancare gli amici del Gruppo dei Pifferi e Tamburi di Bajo Dora, sodalizio da sempre amato dal longevo ex alpino, che ne è stato sostenitore e addirittura annovera oggi tra le sue file la bis-nipote Gaia, in veste di portabandiera. Il gruppo musicale aveva una sala prove confinante direttamente con la sua proprietà ed egli stesso era ben felice di ascoltarne la musica in ogni occasione. Antonio Ferrera era noto anche tra gli affiliati del Centro Etnologico Canavesano, che ha sede proprio a Baio Dora, per il quale aveva collaborato in diverse iniziative, considerato da tutti i componenti un artista nella lavorazione delle carni del maiale, che serviva non solo ai bajolesi ma anche a tutto il circondario.