Anticipata a domenica la quarta avventura olimpica di Charlotte Bonin

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Fantastica Charlotte, 37 anni da Gressan, ora a Quart dopo aver sposato nel 2022 Matteo Chatrian ed avere messo al mondo nel marzo 2023 Alyzée. A settembre del 2021 dichiarava che con l'argento di Tokyo come guida alla non vedente calabrese Anna Barbaro nella categoria Ptvi del paratriathlon avrebbe chiuso le sue avventure olimpiche. Poi per Charlotte Bonin è arrivata la maternità con Alyzée come pure con Sveva per la Barbaro ed ora, dopo un tortuoso cammino per la qualificazione con la wild card dalla federazione internazionale ed una lunga preparazione spesso con base l'area verde di Gressan, ecco che arriva il poker di presenze olimpiche.

La Bonin e Anna Barbaro domani, domenica, al Pont Alexandre III sulla Senna a Parigi affronteranno una nuova avventura olimpica dopo le emozioni della spettacolare cerimonia di apertura delle Paralimpiadi mercoledì scorso, 28 agosto, a place de la Concorde. “La cerimonia - racconta da Parigi Charlotte Bonin - è stata come sempre molto emozionante e ho realizzato di essere di nuovo nell’Olimpo dello sport.”

Si annuncia nel frattempo un pubblico mai visto con record di biglietti venduti ma viste le previsioni meteorologiche negative per lunedì 2 alle 10.10 - ora prevista per l’inizio della gara paralimpica con 750 metri di nuoto, 20 chilometri in bicicletta e 5 di corsa - tutto è stato anticipato a domani, domenica 1, alle 12.

Charlotte e Anna si dicono prudentemente lontane dalla zona medaglie ma faranno il loro meglio per ottenere un buon risultato. "Siamo una squadra fortissima - dichiara Charlotte Bonin - e abbiamo 2 spettatrici in più, Alyzée e Sveva saranno le nostre mascotte." La Bonin parla della sua "seconda vita" agonistica  dopo le esperienze olimpiche da triathleta a Pechino 2008 (44esima dopo una caduta) e Rio de Janeiro 2016 (17esima ) e l'argento da guida di Anna Barbaro a Tokyo 2021.

Anna Barbaro scherza sulla sua "prima Olimpiade formato famiglia, adesso da mamme siamo ancora più legate e la fiducia è fondamentale, io mi affido alle sue cadenze, al suo passo e alle sue bracciate". Charlotte Bonin ricorda che "dopo Tokyo avevamo deciso di smettere ma poi la passione ha preso il sopravvento, il feeling con Anna c'è subito stato e la fiducia ho dovuto conquistarmela, è un privilegio poter essere gli occhi di qualcun altro".

Il paratriathlon è stato inserito nel programma paralimpico nel 2016 a Rio, a Parigi sono presenti 141 azzurri di cui 71 donne e 70 uomini. Che Olimpiade sarà la quarta per la figlia dell'ex calciatore Enrico "Chicco" Bonin e di Cinzia Lanzini, con il fratello Mattia? "La prima vicina a casa con i miei affetti al traguardo, - dice Charlotte che ha portato a Parigi la bandiera valdostana ricevuta in Regione - è bello condividere queste emozioni con chi ha fatto con me tanti sacrifici in questi anni, soprattutto l'ultimo, dimostrando che quando tutti collaborano in famiglia si può ottenere qualcosa di grande." Quanto grande lo sapremo domani, domenica, nel pomeriggio. Intanto godiamoci il poker olimpico di questa magnifica atleta e donna.

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