Antenna per le telecomunicazioni ad Arnad Il Comune ricorrerà al Consiglio di Stato

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«Non è accettabile che il Comune sia costretto a subire passivamente scelte che riguardano il suo territorio. E’ una questione politica, di principio». Così il sindaco di Arnad Alexandre Bertolin ha spiegato la decisione dell’Amministrazione comunale di ricorrere al Consiglio di Stato dopo che il Tar ha dato torto al Comune nel contenzioso contro la ditta privata che intende collocare un’antenna per le telecomunicazioni alta una trentina di metri in un prato di fronte al Ristorante La Kiuva. Il Comune ha sempre sostenuto che l’opera non è necessaria in quanto ad appena 120 metri di distanza, dietro il campo sportivo, esiste già un’altra infrastruttura di altezza analoga, che svolge la stessa funzione e può ospitare antenne di telecomunicazione. L’Amministrazione ritiene inoltre che questa nuova antenna, in quella posizione, deturperebbe il paesaggio. Come già successo in casi simili anche in altri Comuni valdostani, però, i contenziosi si sono spesso risolti a favore delle ditte. E così è stato anche in questo caso al Tar. Il Comune di Arnad vuole però andare fino all’ultimo grado di giustizia amministrativa. Ma per farlo servono soldi. Una parte - 10mila euro - è stata stanziata all’interno della variazione di bilancio approvata dal Consiglio comunale lunedì scorso, 29 aprile. «Sappiamo anche noi che probabilmente questo non impedirà di collocare l’antenna ma riteniamo comunque necessario difendere l’interesse del Comune» chiarisce Alexandre Bertolin. Non la pensa così il gruppo di minoranza, che per questo motivo si è astenuto sulla variazione di bilancio. «Pare che, qualunque sia l’esito della sentenza, il risultato comunque non cambierebbe: - argomenta la consigliera di opposizione Enrica Janin - per questo motivo non siamo d’accordo, ci sembra uno spreco di soldi pubblici».

Un murale per l’ex Saiform

Il Consiglio comunale aveva visto l’approvazione del rendiconto, con 2,9 milioni di euro di avanzo di amministrazione libero, una parte del quale è stato appunto messa a bilancio con la successiva variazione. Nella parte corrente, 20mila euro sono stati destinati a finanziare un murales che permetterà di riqualificare i 150 metri del lungo muro perimetrale dell’ex Saiform in località Le Raffort, ora degradato e triste, con raffigurazioni che descrivano le tradizioni e la storia di Arnad. Si tratta di un progetto a cui stanno lavorando le associazioni Libertas di Verrès, Pro Loco di Verrès e Travail d’in cò di Arnad, che hanno per questo partecipato a un bando del Csv, il cui esito positivo è stato comunicato proprio ieri, venerdì 3. Il Comune di Arnad parteciperà al progetto con un ulteriore stanziamento tra i 15mila e i 18mila euro. Sempre per la parte corrente, 21mila euro sono stati destinati al “salario accessorio” al personale per l’aumento contrattuale dei responsabili di servizio.

Parcheggio a Clapey: tornerà la fontana

Per quanto riguarda gli investimenti, 45mila euro sono stati inseriti nella variante suppletiva dei lavori al parcheggio Clapey (accanto all’Armanac de Toubie): sono infatti state previste alcune migliorie originariamente non inserite nel progetto, come il rifacimento della pavimentazione a bordo strada, l’incremento dei punti luce e - anche in seguito alle richieste del gruppo di minoranza - il ripristino di un fontanile con una piccola vasca di accumulo (al posto della semplice fontanella che si pensava di collocare in un primo tempo). Proprio in merito ai lavori a Clapey, la minoranza ha espresso qualche perplessità sul materiale utilizzato per l’arredo urbano, giudicato troppo delicato e deperibile nel tempo. «Bene invece che il Comune abbia deciso di ricollocare una fontana, anche se non sarà come quella di prima. - commenta Enrica Janin - Infatti è l’unica fontana della località e, in un paese a forte valenza agricola come Arnad, si tratta di un simbolo per ogni villaggio e anche di un servizio di grande utilità».

Sempre nella variazione di bilancio sono stati infine inseriti 120mila per la manutenzione degli immobili, 65mila euro per le strade, 100mila euro per un’opera di ancora da definire ma che probabilmente sarà la sostituzione con lampade a Led dei 27 punti luce che ancora ne sono sprovvisti, oltre ad altre piccole manutenzioni di lampade vecchie o bruciate.

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