Anniversario della nascita del pilota Andrea Brezzi, scoppia l’inutile polemica sulla manifestazione

Anniversario della nascita del pilota Andrea Brezzi, scoppia l’inutile polemica sulla manifestazione
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Come una manifestazione sia stata strumentalizzata per ottenere visibilità e creare una polemica che molti ritengono completamente inutile e pure poco rispettosa. L’evento è quello di domenica scorsa, 8 agosto, a Ollomont dove per ricordare il 111esimo anniversario della nascita del tenente pilota della Regia Aeronautica Andrea Brezzi, decorato con Medaglia d’oro al Valor militare si è svolta una cerimonia (foto). Andrea Brezzi, figlio del senatore Giuseppe Brezzi, presidente della Cogne, nacque proprio a Ollomont il 31 luglio 1910. Perse la vita il 21 dicembre 1940 durante un’azione nella campagna di Grecia. L’evento, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, è stato organizzato dall’Associazione nazionale famiglie Caduti dispersi in guerra Comitato Valle d’Aosta e dall’Associazione Arma Aeronautica Sezione di Aosta in collaborazione con l’Istituto Nastro Azzurro Federazione Valle d’Aosta, l’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo Sezione Valle d’Aosta e l’Associazione Nazionale Nastro Verde Sezione Valle d’Aosta.

Al riguardo è subito insorta Daria Pulz, già direttrice dell’Instituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea della Valle d’Aosta con una dichiarazione molto dura. «Complimenti all’Amministrazione e alla Parrocchia di Ollomont che commemorano un pilota che partecipò alla violentissima campagna di occupazione fascista della Grecia. - ha scritto l’ex consigliera regionale di Adu VdA Daria Pulz - Nessun pudore, oltre a un’ignoranza storica spaventosa (ammesso, nella migliore delle ipotesi, che si tratti solo di ignoranza). Ma dove stiamo andando?».

Ora non abbiamo bisogno di Daria Pulz per ricordare che non esistono guerre buone e guerre cattive ma solo guerre, tutte tragiche allo stesso modo. Però ridurre il sacrificio del pilota della Regia Aeronautica Andrea Brezzi a una polemica sull’occupazione fascista della Grecia è veramente vergognoso. Il Regno d’Italia come avvenuto il 10 giugno con la Francia attaccò senza ragione la Grecia e questo è un dato di fatto. Però quello che successe dopo - compreso l’immane sacrificio delle nostre truppe, tra le quali quelle delle Divisioni alpine, Julia e Tridentina - non entra più nella sfera politica bensì in quella del rispetto di quegli uomini che persero comunque la vita e i valdostani - e sempre bene ricordarlo - si immolarono con il Battaglione Sciatori Monte Cervino, che nella campagna del fronte greco-albanese era appunto composto dai nostri giovani. A tutti loro spetta ancora oggi il nostro rispetto senza che la sterile ed improvvisata polemica di Daria Pulz, totalmente fuori luogo: che fosse una guerra sbagliata lo abbiamo capito da tempo, ma lasciamo i morti in pace.

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