Angelika Reiner e Anna Torretta, fuoriclasse sulle cascate di Cogne
Un fine settimana con Angelika Reiner e Anna Torretta, sulle cascate di Cogne sabato e domenica scorsi, 3 e 4 febbraio, è stato il premio messo in palio dalla rivista tedesca Bergsteiger (in italiano Alpinista), tra le lettrici appassionate di arrampicata su ghiaccio. I lettori ne hanno votate tre in una rosa di cinque finaliste, scelte dalla redazione in base al curriculum. Così le tre vincitrici - grazie alla collaborazione con Grivel che ha fornito il materiale, piccozze, ramponi, caschi e zaini, e l’assistenza della guida alpina, la stessa Anna Torretta presente in duplice veste - hanno realizzato il sogno di arrampicare con le due campionesse, godendosi due belle giornate a Cogne, il sabato sulla cascata di Lillaz e la domenica sui muri ghiacciati di Moline.
Angelika Reiner, nata a Merano nel 1986, è stata la più giovane atleta sponsorizzata da Grivel, che fin dal 2005 ha visto in lei la campionessa dell’arrampicata su ghiaccio. Fisico asciutto, tutto muscoli, nonostante ami preparare e mangiare anche la Schwarzwälder Kirschtorte (la torta della Foresta Nera a base di cioccolato, panna e ciliegie), Angelika Reiner è emersa fin tra gli juniores nelle gare di arrampicata sportiva, passando poi al ghiaccio. «Nell’ambito dell’arrampicata su ghiaccio sono sempre stata rispettata per quanto valgo. - afferma Angelika Reiner - Nell’arrampicata su roccia è capitato talvolta ci sia un po’ di attrito con l’altro sesso: per esempio se salgo come riscaldamento una via che per qualcuno è il progetto di quella giornata».
Quasi una generazione la divide da Anna Torretta, nata nel 1971, che forse ha sentito un po’ di più la competitività maschile. «Ricordo che quando ero in Austria, una ventina di anni fa, ero andata a salire una cascata molto difficile con un compagno, che poi non si è più fatto vedere. - spiega Anna Torretta - In ambito guide alpine mi è capitato di entrare in competizione con uomini che si ritengono molto bravi: c’è chi ti rispetta e chi ti mette i bastoni tra le ruote».
Angelika Reiner ha cominciato ad arrampicare sin da bambina, salendo per gioco sugli alberi del giardino di casa a Merano e ha apprezzato la montagna e la natura grazie alla mamma. A dodici anni ha seguito un corso di arrampicata sportiva ed è rimasta affascinata da questo sport. Ha cominciato ad allenarsi con costanza, e la fatica non le era di peso: «Dopo una giornata di studio, quando all’Università frequentavo Economia agraria, mi sentivo stanca, ma l’allenamento serale mi liberava la mente. Alla fine ero più fresca di prima. Credo che arrampicare in palestra sia meglio che il semplice esercizio nel fitness center, anche se si è al chiuso e non nella natura. Oltre ad arrampicare mi piace molto la bici da corsa e ci vado almeno una volta alla settimana», aggiunge Angelika Reiner. Nel suo palmarès vi sono le vittorie nell’Ice Climbing World Cup, nel 2012 e nel 2015, e in tre Ice climbing world championship, nel 2009, 2011 e 2013, oltre a numerosi secondi posti in entrambe le competizioni internazionali. Oggi dopo dodici anni di gare ha deciso di ridurre l’attività agonistica partecipando alla sola Coppa Europa, dove le tappe richiedono spostamenti minori e quasi nessun cambiamento di fuso orario. Accanto alle gare ha così cominciato a lavorare su altri progetti. Nel 2014 ha salito la cascata strapiombante «Clash of the Titans» nelle Helmcken Falls, in Canada, una via classificata WI 10+, e nel 2016 ha chiuso la prima via di misto M 14– a Vail in Colorado. Ancora in Colorado, a Ouray, negli ultimi due anni ha vinto la gara dell’annuale festival di arrampicata su ghiaccio.
Anna Torretta, come racconta nel suo libro autobiografico «La montagna che non c’è» - già in ristampa - nasce come alpinista. Di lei e della sua attività alpinistica si è più volte scritto, tra gare di arrampicata su ghiaccio, anche lei con il team Grivel, spedizioni in Afghanistan e al Cho Oyu, viaggi esplorativi e, non ultima per importanza, la sua attività come guida alpina nella Società di Courmayeur, prima donna ad essere ammessa. A Cogne si è divertita, appena ritornata da una settimana al festival del ghiaccio di Erzurum in Turchia, dove già era stata invitata tre anni fa e dove ha toccato con mano gli effetti del riscaldamento globale. «Purtroppo molte cascate non si erano formate.- ha dichiarato Anna Torretta - Ho però avuto la soddisfazione di scalare con un gruppo di ragazze turche che hanno affermato sia stato il giorno più bello della loro vita».