Anche in Valle d’Aosta cordoglio per Max Simeoni, promotore della causa corsa

Anche in Valle d’Aosta cordoglio per Max Simeoni, promotore della causa corsa
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Grande cordoglio anche in Valle d’Aosta per la scomparsa di Max Simeoni avvenuta sabato scorso, 9 settembre, salutato due giorni dopo, lunedì 11, da un’imponente folla nella piccola chiesa di Lozzi, il paese dove era nato il 28 agosto del 1929.

Max Simeoni - medico come il fratello Edmond, più volte consigliere dell’Assemblea della Corsica, e zio del sindaco nazionalista di Bastia Gilles Simeoni, attualmente presidente del Consiglio esecutivo della Corsica - è considerato il padre del nazionalismo corso. Con la sua infaticabile attività ha contribuito in modo significativo alla promozione dell’idea nazionale corsa a partire dagli anni Sessanta, proponendo la famosa svolta per l’autonomia e abbandonando le azioni violente, che comunque lo avevano visto protagonista di gesti eclatanti negli anni Settanta.

Per approfondire la questione autonomista aveva studiato con attenzione le istituzioni della Valle d’Aosta, stringendo un’amicizia importante con Cesare Dujany e con tanti esponenti dell’Union Valdotaine. In diverse occasioni aveva frequentato la nostra regione. «Max Simeoni è stato un protagonista importante della lotta per l’emancipazione della Corsica, dai primi congressi dell’ARC-Azione Regionalista Corsa fino alla sua partecipazione alla delegazione europea delle minoranze linguistiche, i peuples frères, per il diritto all’autodeterminazione dei popoli. - ricorda François Stevenin - Il suo impegno ideologico e patriottico ha segnato la storia politica della Corsica, caratterizzata dalla resistenza al colonialismo e dalla ricerca della libertà. Un prezioso testimone della storia dell’isola e un fiero difensore dei suoi diritti nazionali. Inoltre conosceva benissimo la questione valdostana e per questo aveva legami e molti contatti nella nostra regione».

Max Simeoni aveva partecipato al congresso organizzato a Saint-Vincent dal CIFE-Centre international de formation européenne di Nizza ed era stato il primo parlamentare europeo corso, eletto nel 1989. Un uomo di grande spessore che dovrebbe ricordare agli unionisti “stemperati” di oggi l’impegno dei loro predecessori nell’azione affinché l’autonomia valdostano diventasse un fattore sviluppo culturale ed economico.

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