Anche i satelliti per monitorare i ghiacciai valdostani e la loro velocità di spostamento
Tecniche innovative e telerilevamento satellitare per monitorare i ghiacciai della Valle d'Aosta. E' l'azione messa in campo dalla Giunta regionale che ha approvato lo schema di integrazione alla convenzione con la Fondazione Montagna sicura per l'attuazione di maggiori azioni del progetto Risk-Act, finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Alcotra 2014/2020.
«Attraverso l’impiego di tecniche innovative di telerilevamento satellitare nelle azioni di studio e monitoraggio glaciale della Fondazione Montagna sicura - spiega l’assessore regionale al Territorio Carlo Marzi - si attenziona ulteriormente l’evoluzione morfologica dei ghiacciai, con possibilità di calcolarne le velocità di spostamento ai fini della prevenzione del rischio». L’assessore Marzi evidenzia come le attività svolte dalla Fondazione Montagna sicura nei due ambiti dei ghiacciai e della nivologia e delle valanghe siano caratterizzate da un elevato livello scientifico, riconosciuto da diversi enti di ricerca nazionali e internazionali, che sempre più realizzano progetti di ricerca congiunti con la Fondazione stessa. «Le implementazioni con azioni di ricerca avanzate, quale il telerilevamento satellitare, consentono di monitorare l’evoluzione morfologica degli apparati glaciali e calcolarne le velocità di spostamento in affiancamento agli strumenti attualmente attivi».
«L’utilizzo dei dati satellitari - evidenzia Carlo Marzi, - costituisce oggi un ambito di studio avanzato e promettente, nel quale sono impegnate la Regione e la Fondazione Montagna sicura. L’eccellenza in settori innovativi e avanzati della ricerca costituisce un punto di attrazione a livello internazionale per ricercatori e studenti, che trovano nella nostra regione un laboratorio a cielo aperto, dove poter sperimentare e acquisire esperienze e conoscenze. Tali esperienze acquisite consentono poi di operare efficacemente anche sul piano della divulgazione, dell’informazione e della formazione sui temi della difesa dai rischi idrogeologici e per la loro prevenzione mediante procedure efficienti ed efficaci».
«La Fondazione Montagna sicura già da due anni sta sviluppando un piano di monitoraggio satellitare dei territori di alta quota, che sta iniziando a dare buoni risultati. Si sta investendo molto su queste tecnologie» conferma il direttore di Fondazione Montagna sicura Jean-Pierre Fosson. «L’Osservazione della Terra - “Earth Observation” - sta diventando un filone strategico a livello mondiale, che potrebbe essere attrattivo per Aziende innovative anche a livello valdostano. La Fondazione sta specializzandosi per rilevare laghi glaciali ed in generale situazioni di potenziale rischi in alta montagna, sta collaborando, oltre che con la Regione Autonoma Valle d’Aosta e l’Arpa Valle d’Aosta, anche con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e con il Politecnico di Torino. Questa collaborazione va nella direzione di investire in applicazioni che consentono di essere sempre più precisi e fornire dati aggiornati a cadenza regolare, senza dover necessariamente utilizzare l’elicottero per disporre di informazioni puntuali. Da un lato, abbiamo l’attività di ricerca, sia sui ghiacciai sia sul settore neve e valanghe, dall’altro non vogliamo dimenticarci dell’attività formativa e delle Summer School rivolte ai professionisti, sul quale stiamo pensando a dei percorsi innovativi con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e con il Politecnico di Torino. Il provvedimento della Giunta regionale è stato un bel passo in avanti, si tratterà ora di implementare applicazioni ancora più dettagliate e di sviluppare reti con altre realtà alpine, con le quali siamo già in contatto per nuovi progetti a valere sulla nuova programmazione dei fondi dell’Unione Europea».