«Anche i Piani di contrasto alla violenza di genere vanno sottoposti al controllo della spesa»

«Anche i Piani di contrasto alla violenza di genere vanno sottoposti al controllo della spesa»
Pubblicato:
Aggiornato:

«Anche i Piani di contrasto alla violenza di genere (2022-2024) vanno sottoposti al controllo pubblico della verità e della spesa ma la quinta». A evidenziarlo in una nota, è l’avvocato Gerardo Spira, presidente onorario Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori. «La quinta Commissione consiliare ignora anche la legge regionale numero 4 del 2013 - aggiunge Gerardo Spira - e non richiede un consuntivo dell’utilizzo delle somme pubbliche (oltre mezzo milione) stanziate per il precedente triennio e finiti su interventi “fumosi” di cui non si conosce, caso per caso, il tipo di intervento, i costi e le professioni coinvolte. L’approvazione a maggioranza (4 favorevoli su 7 consiglieri) ripropone ancora una volta la legalità di certe spese pubbliche».

Secondo l’avvocato Gerardo Spira «La Regione si è preoccupata di classificare la violenza come fatta soltanto verso la donna e non si è pensato che anche l’uomo, fosse anche un solo caso, poteva subire le stesse conseguenze di un atto di violenza, della perdita di un diritto o della offesa della sua dignità. Anche l’uomo, fosse anche uno solo, quando gli accade, prova le stesse sensazioni della donna, paura e disagio, umiliazione, dolore e senso di colpa, specialmente quando vengono attivate procedure e studiate strategie per togliergli un figlio. E quando gli accade, a chi si rivolge l’uomo? I Centri antiviolenza riconosciuti per la donna rifiutano interventi per l’uomo maltrattato, richiamandosi alla legge che non lo prevede. Più inutile risulta una denuncia ad altre Autorità dell’ordine statale».

L’avvocato Gerardo Spira riferisce che «Abbiamo partecipato, come associazione, all’incontro di audizione del 29 marzo davanti alla quinta Commissione e in quella sede abbiamo evidenziato le nostre perplessità sul Piano 2022-2024, per una serie di motivi che riteniamo di riportare e chiarire, se non altro per dare un contributo costruttivo a rivedere tutta la questione. Non conosciamo le relazioni di proposta dei responsabili, pure molto importanti, né abbiamo conosciuto il rendiconto della spesa del triennio 2019-2021. Leggendo i quadri degli interventi eseguiti sulle persone, per la verità molto esigui, appare legittimo chiedere il rendiconto della spesa sostenuta sui casi segnati nel piano nel periodo 2019-2021, in modo analitico, riservando al Consiglio regionale il diritto del controllo sul merito e sulle procedure della spesa». L’avvocato Gerardo Spira conclude: «La nostra associazione evidenzia un problema di grande importanza, sentito e contestato da alcuni iscritti, vittime di azioni che nascono e vengono istruite nei centri antiviolenza. Se molte denunce sono risultate false, finite con nulla di fatto, appare legittimo sapere se sono state attivate poi azioni di recupero della spesa pubblica sostenuta nei confronti di chi ha denunciato e di chi ha promosso la denuncia. Se ciò non avviene resta un grande interrogativo pubblico sulla legittimità di piani, programmi, spesa e rendiconti».

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930