Ampliare la platea dell’indennità di attrattività: una proposta di legge
Una legge per fronteggiare le criticità che permangono e che si acuiscono nel servizio sanitario valdostano, a fronte di un’offerta di prestazioni sempre più difficile da avere da parte dei pazienti.
È questa la premessa della proposta di legge depositata dal consigliere del Gruppo Misto Claudio Restano e dai colleghi di Forza Italia e della Lega Vallée d'Aoste. «Un’iniziativa legislativa - si legge in una nota dei proponenti - che si rende necessaria per migliorare l’attrattività del servizio sanitario regionale in un momento di grave carenza di personale e di continui esodi dalle strutture sanitarie pubbliche presenti sul territorio regionale».
«La pandemia ha sottoposto tutto il sistema sanitario ad una pressione straordinaria, che ha messo in luce le criticità strutturali dell’impianto organizzativo di ospedale e territorio. - dice Claudio Restano - Come già previsto per personale medico e infermieristico riteniamo sia indispensabile, e anche rispettoso dell’importanza dei vari ruoli, estendere l’assegnazione di una indennità temporanea al personale della dirigenza sanitaria e delle professioni sanitarie che operano all’interno del sistema valdostano. Fatto salvo che la misura è da ritenersi temporanea, in attesa di una riorganizzazione di tutto l’impianto sanitario valdostano, con interventi strutturali, mirati e coordinati tra loro».
«La nostra proposta - prosegue Claudio Restano - vuole arginare questo momento di grande crisi, ma intende anche essere da monito per chi è ora preposto alla gestione della sanità in Valle d’Aosta. Non c’è più tempo per aspettare. Le liste d’attesa infinite, la mancanza dei medici di base, il pronto soccorso che lavora in emergenza per gestire le emergenze! È necessario intervenire in maniera strutturale. Il tempo della crisi legata alla pandemia è finito. Servono indirizzi chiari. E soprattutto servono risposte veloci. Stiamo parlando della salute della gente. E per affrontare questi cambiamenti è importante capire che tutti gli operatori sanitari concorrono all’efficienza del servizio. Medici e infermieri, ma anche i dirigenti non medici, penso ai biologi per esempio, così come a tutti gli altri operatori che in un primo momento erano stati tralasciati dall’indennità straordinaria».
La proposta di legge nasce dall'ordine del giorno votato e approvato dal Consiglio regionale a ottobre 2022 nell'ambito della discussione della legge 22/2022 "Disposizioni urgenti in materia di organizzazione del servizio sanitario regionale. Modificazioni alla legge regionale 22 dicembre 2021, n. 35", che invitava a predisporre ulteriori disposizioni urgenti volte a individuare misure organizzative, urgenti e temporanee, che consentano di fronteggiare gli impatti della pandemia da Covid-19 nella fase di passaggio dallo stato di emergenza alla fase successiva.
Con questa proposta si vuole estendere, per il biennio 2023-2024, l'indennità sanitaria temporanea di cui all'articolo 2 della legge regionale 22/2022, anche al personale della dirigenza sanitaria non medica - per un importo di 750 euro lordi mensili - e a tutto il personale delle professioni sanitarie - 300 euro -, dipendenti a tempo indeterminato e full time dell’Usl della Valle d'Aosta. Il tutto per cercare di sopperire, attraverso incentivi, alla carenza di personale sanitario indispensabile ad assicurare le prestazioni sanitarie e le attività previste dai Livelli Essenziali di Assistenza, definiti a livello nazionale in rapporto ai bisogni sanitari e di salute della popolazione e alle risorse disponibili.
Relativamente al personale delle professioni sanitarie part-time e altre professioni non comprese nella proposta di legge, si intende procedere con la predisposizione di una norma a parte.
«Come Forza Italia - aggiunge Mauro Baccega - abbiamo sostenuto con determinazione questa proposta di legge perché in sintonia con le affermazioni fatte in Consiglio regionale e con l'emendamento alla legge 22/2022 che avevamo proposto e che sosteneva di estendere l'economia che si era generata di oltre 2 milioni 300mila euro anche alle categorie di personale sanitario non indicate nella legge: emendamento che fu bocciato dalla maggioranza».
«Nella nostra regione, non essendo favorita dal punto di vista geografico e numerico, le misure che favoriscono l'attrattività sono particolarmente importanti per permettere una gestione della sanità tempestiva ed efficace» sottolinea il consigliere della Lega VdA Paolo Sammaritani.
Soddisfazione delle organizzazioni sindacali
«Le Organizzazioni sindacali Anaao-Ds, Fvm, Fassid-Aupi e Fassid-Sinafo apprendono con soddisfazione la presentazione della legge relativa alle disposizioni urgenti sull'organizzazione del Servizio Sanitario Regionale che individuano un'indennità sanitaria temporanea per il biennio 2023-2024 per tutto il personale sanitario, ricomprendendo quindi la dirigenza sanitaria non medica, la dirigenza medico-veterinaria e tutte le professioni sanitarie del comparto. - si legge in una nota delle sigle sindacali - Ci si augura che la maggioranza presti fede a quanto positivamente approvato in Consiglio regionale in data 19 ottobre 2022, ribadendo come tutte le professioni sanitarie concorrano al soddisfacimento del fabbisogno di salute richiesto dalla popolazione valdostana».