Ampliamento dell’ospedale: scontro politico ed esposti in Procura e alla Corte dei Conti

Ampliamento dell’ospedale: scontro politico ed esposti in Procura e alla Corte dei Conti
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Sul nuovo presidio ospedaliero regionale, argomento che ha tenuto banco nell’ultimo Consiglio Valle, si arroventa lo scontro politico. A cui si aggiunge anche un lato giudiziario, dato che il Comitato Vallée Santé ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Aosta - che ha aperto un fascicolo al momento senza ipotesi di reato né indagati -, alla Corte dei Conti e all’Autorità nazionale anticorruzione-Anac di Roma. Gli inquirenti hanno ravvisato segnalazioni di presunte irregolarità amministrative e contabili, ma non penali. Di qui la decisione della procura, diretta dal pm Luca Ceccanti, di procedere al momento con un fascicolo per “Atti non costituenti notizia di reato”. Le motivazioni dell’iniziativa saranno illustrate dal Comitato Vallée Santé in una conferenza stampa in programma martedì prossimo, 20 febbraio, alle 11, nella sede del Csv in via Xavier de Maistre ad Aosta.

«Sette pagine in cui sono elencate le nostre perplessità rispetto all’annoso iter relativo alla realizzazione dell’Ospedale di Aosta. Nuovo o Ristrutturato. - spiega una nota di Vallée Santé - Poco importa. Il problema è che tra progetti, rielaborazioni, validazioni, scavi, reperti archeologici, criticità tecniche e logistiche il tempo passa e anche se i cantieri iniziassero a breve, il tutto nascerebbe già “vecchio” e sicuramente poco funzionale».

Vallée Santé evidenzia come «Gli errori di scelta, a nostro avviso, sono stati fatti diversi anni fa e ora gli utenti valdostani ne pagano tutte le conseguenze. Comprese quelle economiche». I 186 milioni di euro stanziati dal Governo regionale, sempre secondo Vallée Santé, per ora coprono soltanto la fase 3, ovvero la costruzione del nuovo corpo dell’Ospedale regionale “Umberto Parini”, mentre «Mancano completamente i dati relativi alle fasi 4 (Nuovo polo Materno-Infantile) e 5 (Ristrutturazione dell’ex-Mauriziano). Senza considerare che bisognerebbe anche fare una riflessione sull’esigenza di demolire tutto il Corpo C attuale (dove ci sono Sale Operatorie e Chirurgie) per creare una nuova costosa struttura quando nello stesso Corpo C tutto sarebbe pronto per Ospitare il Polo Materno-Infantile».

Secondo il Comitato è ancora possibile tornare indietro su alcune scelte compiute. Invece, prosegue la nota di Santé Vallée «Per evitare complicazioni ora gli amministratori stanno correndo per gettare le condizioni di un “non ritorno”. Un modus operandi che riteniamo al di fuori delle procedure previste dal Codice degli Appalti (dove le opere devono prevedere l’intera copertura di spesa sin dalla fase di indizione di gara), ma che non è l’unica anomalia».

Vallée Santé ricorda di aver proposto un ospedale completamente nuovo «Fuori dal centro urbano con un costo di circa 140 milioni di euro per 400 posti letto e 6 anni per la realizzazione».

Il centrodestra unito suona la carica

Riferendosi al dibattito in Consiglio Valle sull’ampliamento dell’Ospedale “Umberto Parini”, le segreterie e i coordinamenti regionali di Lega Vallée d'Aoste, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Noi Moderati e UdC sostengono che «È emerso chiaramente dalle risposte fornite in aula dall’Assessore regionale alla Sanità il fatto che si sia dato inizio all'intervento senza che ci siano dati certi sulla fattibilità tecnica ed economica dell’intera opera». La nota congiunta del centrodestra prosegue: «Il fatto che la maggioranza abbia richiesto il voto segreto per respingere la mozione che chiedeva di avere dati certi, anche sui costi complessivi dell'intervento, prima di avviare i lavori, comprova d'altronde come le forze di governo siano assolutamente consapevoli di come il procedimento amministrativo adottato non sia corretto».Il centrodestra, pertanto, chiede «Al Governo regionale di fermare immediatamente le procedure finalizzate all’avvio delle opere», anche al fine di poter valutare «Eventuali soluzioni alternative».

La maggioranza compatta respinge le accuse

A loro volta, i gruppi consiliari che compongono la maggioranza regionale - Union Valdôtaine, Federalisti Progressisti-PD, Alliance Valdôtaine - Vallée d'Aoste Unie, Pour l'Autonomie e Stella Alpina - precisano alcune questioni sul nuovo Ospedale regionale “Umberto Parini”.

Innanzitutto evidenziano «Di aver presentato in Consiglio, tramite l’assessore alla Sanità Carlo Marzi, una proposta emendativa di una iniziativa di minoranza, finalizzata proprio a mettere a disposizione del Consiglio le progettazioni inerenti al nuovo Ospedale regionale “Umberto Parini”, proposta che non è stata accolta dalle forze di minoranza».

La proposta della maggioranza impegnava la Giunta regionale «A porre a disposizione del Consiglio il progetto esecutivo della fase 3, quando validato, con indicazione dei costi aggregati complessivi e dei tempi di realizzazione previsti e successivamente, una volta validato, il progetto di fattibilità tecnica ed economica delle fasi 4 e 5 (ex progetto preliminare), per l’individuazione dei servizi ospedalieri complessivi». Nella nota congiunta, le forze di maggioranza ricordano che «Il nuovo Ospedale prende avvio con la progettazione preliminare generale delle fasi 3, 4 e 5 a base dell’intesa del 2012 tra Regione, Comune di Aosta e Azienda Usl. Sempre nel 2012 prendono avvio i lavori della fase 1 e nel 2014 prendono avvio i lavori della fase 2. Nel 2015 si sospendono i lavori della fase 2 a causa del ritrovamento degli importanti reperti archeologici. La direttrice complessiva della variante progettuale dell’intervento sul nuovo Ospedale “Umberto Parini”, all’esito dell’aggiornamento dell’analisi costi/benefici effettuata fra il 2019 e il 2020, è risultata quella corrispondente alla prima ipotesi di studio dell’analisi che contemplava, sia l’ampliamento ad est, sia la totale ristrutturazione del complesso attuale e la realizzazione di una nuova maternità».

La realizzazione del nuovo Ospedale Parini ha trovato quindi declinazione, a seguito della deliberazione di Giunta numero 1.180 del 2021, nella maniera seguente: «Aggiornamento e verifica, già eseguiti, del masterplan dell’intero intervento (fasi 3, 4 e 5); predisposizione della variante del progetto definitivo ed esecutivo dell’intervento di fase 3 relativo al nuovo ospedale (progetto definitivo, progetto esecutivo pervenuto e in corso di validazione); predisposizione della variante del progetto preliminare delle fasi 4 e 5 dell’intervento complessivo sull’attuale complesso ospedaliero (in corso di redazione e valutazione)».

Le forze di maggioranza aggiungono: «Come normale queste attività, in presenza di opere estese, complesse e che si sviluppano nel medio e lungo periodo, vengono implementate per lotti funzionali autonomi, come per la fase 3 e le precedenti, attraverso i quali nel corso dell’iter procedurale si precisa e dettaglia la progettazione e la successione degli interventi. Ecco quindi che la fase 3 realizzerà il nuovo Ospedale per pazienti acuti, consentendo, a costruzione ultimata, di trasferire le attività e le funzioni svolte nell’attuale “Parini”, liberando l’attuale ospedale e consentendo le ristrutturazioni delle fasi 4 e 5. Da qui l’importanza di costruire con urgenza il nuovo corpo ospedaliero ad est di viale Ginevra».

Il masterplan dell’intervento complessivo è stato ultimato alla fine del 2022, la variante del progetto esecutivo degli interventi di fase 3 (nuovo ospedale ad est) è in fase di validazione conclusiva, la variante del progetto preliminare delle fasi 4 e 5 è in corso di redazione e valutazione, e pertanto non è stata né approvata, né validata.

La variante del progetto preliminare delle fasi 4 e 5 sarà quindi sottoposta ai pareri previsti nella fase istruttoria, in modo da essere valutata secondo le esigenze di complementarietà, coerenza e congruenza ai diversi progetti che compongono la precedente fase 3, il cui cantiere di realizzazione dell’intero nuovo Ospedale Parini ha avuto avvio lunedì 12 febbraio con gli interventi di realizzazione delle centrali tecnologiche a servizio dell’intero nuovo complesso ospedaliero.

«Possiamo quindi affermare che da lunedì scorso è partita la realizzazione del nuovo Ospedale “Umberto Parini” - concludono i gruppi di maggioranza - e che il programma nel suo complesso sta avanzando con decisione e conformemente a tutte le prescrizioni normative e buone pratiche in tema di investimenti pubblici».

«La maggioranza continua a prendere in giro i valdostani»I gruppi consiliari Progetto Civico Progressista e Rassemblement Valdôtain, viste le precisazioni dei gruppi di maggioranza sull’ampliamento dell'Ospedale Parini, a seguito di quanto avvenuto nel corso dell’ultimo Consiglio Valle, ritengono che «Union Valdôtaine, Federalisti Progressisti-PD, Alliance Valdôtaine - Vallée d'Aoste Unie, Pour l'Autonomie e Stella Alpina continuano a prendere in giro i valdostani usando il termine "nuovo" per parlare del vecchio Mauriziano, a cui si vuole aggiungere un edificio nuovo, demolire parti da poco realizzate, costruirne delle altre e mantenere il vecchio Beauregard».

Progetto Civico Progressista e Rassemblement Valdôtain aggiungono: «Si ricorda alla maggioranza che la citata “analisi costi/benefici”, di cui si parla nel comunicato, e la relativa “prima ipotesi” erano conseguenti ad un intervento fatto dalla maggioranza del Governo Fosson che aveva provveduto a modificare la proposta formulata nella prima versione del disegno di legge numero 14 del 28 novembre 2018 (legge di stabilità regionale per il triennio 2019-2021), con l’eliminazione dello scenario di una nuova costruzione, progetto alternativo all’ampliamento dell’attuale Parini».

L’assessore Luciano Caveri: «Si fa politica con le denunce»

Gli ultimi sviluppi della vicenda riguardante l’ampliamento dell’Ospedale regionale “Umberto Parini” - in riferimento all'esposto del Comitato civico Vallée Santé alla Procura di Aosta, alla Corte dei conti e all’Anac - vengono commentati dall’assessore regionale agli Affari europei, innovazione, Pnrr e politiche nazionali per la montagna Luciano Caveri sul proprio blog. C'è «Chi fa politica con l'utilizzo delle denunce alle varie magistrature in campo come scelta stilistica della propria idea di “fare opposizione”. - afferma l’assessore Luciano Caveri - È quanto si sta facendo - con un'evidente logica a tenaglia concertata a tavolino - sul costruendo ospedale di Aosta, brandendo la carta bollata e usando questo strumenti per l'effetto che si crea, che già danneggia la reputazione di chi viene investito dal peggio del peggio: il sospetto». «Vorrei dire - dichiara Luciano Caveri - che non sopporto più la dose di veleni di certa politica, che usa metodi opposti al leale confronto democratico. Non è una novità, avendo già visto il metodo in azione, quasi sempre fomentato, nel piccolo recinto della politica valdostana, dai peggiori sulla scena, la cui storia personale parla per loro più di mille improperi». L’assessore Luciano Caveri sottolinea che «È giustizialismo - cioè uno specchio deformato della giustizia - costruire accuse a carattere strumentale e pretestuoso. Già lanciando il sasso, affidato ad altri, si finisce per nascondere la mano». Secondo l’assessore Lucianto Caveri «Chi pratica questa logica del dileggio lo fa a carattere strumentale e pretestuoso con accuse che servono anzitutto per ferire, ingenerando come un tarlo il dubbio verso comportamenti, dando già per scontati gli esiti con un colpevolismo che impressiona».

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