Ammanco di 130mila euro, indagato un finanziere

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La Procura militare di Verona ha indagato per peculato militare un appuntato scelto della Guardia di Finanza di Aosta. In base alle indagini, il militare ha sottratto dalle casse del Corpo circa 130mila euro nell'arco di 4 anni. L'indagato - che sarà interrogato venerdì prossimo, 9 agosto, nella caserma di Aosta ed è assistito dall’avvocato Pasquale Siciliano - respinge in modo netto ogni accusa, sostenendo di poter chiarire la sua posizione. Il militare, che ha 52 anni e che da mesi è in congedo per malattia, era addetto ai servizi amministrativi di gestione della foresteria e delle cedole dei carburanti. Gran parte dell'accusa riguarda proprio la gestione dei locali destinati agli ospiti: secondo gli inquirenti si sarebbe appropriato di circa 112mila euro. Ad accorgersi degli ammanchi i colleghi che lo hanno sostituito durante la malattia. I restanti 18mila euro contestati riguardano perlopiù la gestione di cedole dei carburanti, mobili e attrezzature da palestra.

Per la Procura militare, l'appuntato si sarebbe appropriato di una parte degli affitti della foresteria dopo che gli ospiti versavano il dovuto. Le locazioni, infatti, venivano pagate molto spesso in contanti. Secono la ricostruzione dell’accusa, e quando gli ospiti andavano a pagare l’appuntato avrebbe firmato false ricevute, trattenendo così per sé una parte dei soldi. Nei controlli sui conti correnti dell’indagato, in base alle contestazioni della Procura militare, sarebbero stati trovati versamenti compatibili con gli ammanchi. In Valle d'Aosta sono 18 gli appartamenti della Guardia di Finanza a uso foresteria, e ne possono usufruire gli appartenenti alle forze armate, i famigliari e i militari in pensione.

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