«Alzare la voce serve: sul Traforo del Monte Bianco ci stiamo avvicinando al traguardo, la costruzione della seconda canna»

«Alzare la voce serve: sul Traforo del Monte Bianco ci stiamo avvicinando al traguardo, la costruzione della seconda canna»
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«Alzare la voce serve. Sul Traforo del Monte Bianco lo abbiamo fatto per oltre 2 anni, e in tutte le sedi, e alla fine ci stiamo avvicinando al traguardo che ci eravamo prefissi, ovvero la costruzione di una seconda canna del tunnel, in grado di aumentare la sicurezza e ridurre le emissioni. Adesso che il tema è operativamente in mano ai Governi italiano e francese, sento che qualcosa si muove».

Lo ha detto il presidente di Confindustria Valle d'Aosta, Francesco Turcato, durante l'assemblea regionale - la 79esima, l'evento era intitolato «Abilitare il futuro. Un patto per il presente» - a Saint-Vincent martedì scorso, 15 ottobre.

Confindustria nella nostra regione rappresenta oltre 300 aziende con quasi 8.000 dipendenti a tempo indeterminato.

Tra le imprese valdostane prevale la cautela per il quarto trimestre del 2024. Restano stabili occupazione, investimenti e utilizzo degli impianti, ma pesano i timori sull'export legati proprio alla chiusura del Tunnel del Monte Bianco fino a giovedì 12 dicembre. Inoltre nel settore edile calano le attese sulla produzione e sulle nuove commesse. E' quanto emerge dalla relazione congiunturale di Confindustria Valle d'Aosta. «Le previsioni delle nostre aziende per il quarto trimestre, nel caso specifico della Valle d'Aosta, sono logicamente influenzate dalla chiusura del Traforo del Monte Bianco, con forti impatti e aumento dei costi della logistica e delle catene di fornitura. Se quindi il calo delle attese sull'export era prevedibile, la stabilità nell'occupazione e negli investimenti è una risposta chiara sulla solidità delle nostre imprese, che in attesa del calo dei tassi d'interesse e dell'inflazione, già adottano strategie espansive».

«Serve una larga alleanza»

«Per affrontare i dossier già aperti e le sfide che attendono in futuro la Valle d'Aosta serve una larga alleanza, di cui gli imprenditori sono una delle componenti essenziali». Lo ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, durante l'assemblea di Confindustria Valle d'Aosta a Saint-Vincent, aggiungendo: «Perché anche la crescita economica sia una crescita di tutti, solidale e sostenibile, serve una Valle d'Aosta autonoma, competente ed efficiente, attrattiva e accessibile, che si deve rafforzare anche grazie al contributo delle imprese del territorio. I passi avanti, seppur cauti, che stiamo registrando sul dossier del Traforo del Monte Bianco sono un esempio di come le alleanze trasversali possano essere vitali alla causa comune».

«Sistema non adeguato»

«La Valle d'Aosta oggi è una regione particolare che ha grandissime virtù e grandissime potenzialità, però ha un sistema infrastrutturale che non è adeguato. Come governo ci stiamo muovendo con grande determinazione proprio per cercare di creare condizioni per dare una spinta significativa al miglioramento del sistema infrastrutturale». Parole del ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, a margine dell'assemblea di Confindustria Valle d'Aosta. «Uno dei temi fondamentali - ha aggiunto - è quello del Traforo del Monte Bianco. La Valle d'Aosta, ma in generale il nostro sistema paese, non può accumulare ritardi su dei passaggi così importanti. Il tema va affrontato con gli amici transalpini e quindi stiamo lavorando per arrivare in fretta ad una soluzione».

«Non aumenta il traffico»«La seconda canna è essenziale perché non si aumenta il traffico e nell’ottica di future manutenzioni non si bloccano le merci», ribadisce Emanuele Orsini, presidente nazionale di Confindustria, che sul progetto ha l’appoggio del Medef, il Movimento delle imprese francesi.

«Le nostre aziende creano con il loro impegno il 40 per cento del valore aggiunto prodotto in questa regione ogni anno. - ha segnalato Francesco Turcato - Un patrimonio che deve trovare una strada sicura da seguire, perché la stabilità in economia e nelle aziende non esiste. O si cresce o si decresce, fermi non si può stare. Tanto più in questa fase storica che non vogliamo subire, e che invece insieme dobbiamo gestire e su cui siamo chiamati a costruire per generare nuovo sviluppo sostenibile e dove la condivisione e la responsabilità sociale tornino a essere un fattore di crescita».

Successivamente si è svolta una tavola rotonda aperta dal video messaggio del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Hanno preso la parola Luigi Bertschy assessore regionale allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Lara Ponti vice presidente per la Transizione Ambientale, Marco Gay presidente Unione Industriali Torino e Giuseppe Argirò amministratore delegato della Cva.

Le conclusioni sono state affidate al presidente di Confindustria Emanuele Orsini che ha poi partecipato alla premiazione delle giovani eccellenze al lavoro, che quest’anno sono Renato Canestrelli dell’Avda Aeroporto Valle d'Aosta, Mirko Ierace di Digel, Carlo Alberto Lupo di Ingeolab, Manuel Milliery di Operval e Manuele Giuliani di Telcha.

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