Altri undici alberi classificati monumentali in Valle d’Aosta “Bocciato” il tiglio di Jovençan
Sono 11 - delle quali 5 in un unico sito - gli alberi monumentali che nei giorni scorsi si sono aggiunti a quelli già così classificati, che costituiscono un patrimonio di salvaguardia della storia naturale della Valle d’Aosta dal 1990, quando venne approvata dalla Regione l’apposita legge a tutela delle piante che presentano determinate caratteristiche di storicità e di dimensioni.
Delle 11 richieste ne è stata bocciata 1, quella presentata dal Comune di Jovençan e riguardante il tiglio che si trova di fronte alla chiesa parrocchiale, un albero già oggetto nel 2016 di un’appassionante disputa in paese tra l’allora amministrazione guidata da Vally Lucianaz e numerosi abitanti a causa di una “potatura” giudicata da molti come troppo decisa. Proprio per questa ragione, dopo le elezioni del 2020, la nuova maggioranza guidata da Riccardo Desaymonet aveva segnalato in Regione il tiglio affinché entrasse nell’elenco delle piante protette, ma la proposta è stata respinta con parere negativo in quanto il tiglio - potremmo scrivere “povero tiglio” a questo punto - «è radicato in una stretta aiuola, limitata da un muretto di contenimento, su terreno nudo, mediamente compattato, nella piazza di pertinanza della chiesa, utilizzata anche come parcheggio pubblico». Inoltre «il valore storico, culturale e religioso non è supportato da documenti scritti». Peccato perché è un bell’albero antico, molto amato dalla comunità, piantato in un luogo “sfortunato” a meno che il Comune - seguendo le indicazioni della Regione - non modifichi l’intera viabilità del paese, realizzi un giardino pubblico, elimini il parcheggio, forse demolisca anche la chiesa e solo così magari potrebbe sperare di fare diventare il suo tiglio monumentale. Un paradosso che spiega anche il perché sull’ormai famoso pero di Torgnon sia stato decisivo l’intervento di Legambiente Valle d’Aosta per l’inserimento dell’albero di Champagnod, già nel settembre 2023, nell’elenco nazionale degli alberi monumentali d’Italia, in anticipo quindi sulla decisione dell’Assessorato dell’Agricoltura che non poteva a questo punto sottrarsi ad iscrivere il pero nel registro regionale, dopo che Legambiente aveva segnalato l’albero all’Assessorato dell’Agricoltura già nel 2021.
Oltre al pero di Torgnon, la stazione forestale di Brusson ha evidenziato l’importanza - per dimensioni ed età - di 5 larici che si trovano a Toulassa nel vallone di Mascognaz di Ayas, a questi si sono aggiunti un pino silvestre a monte di Runaz di Avise nella zona di Monte Colombo, il castagno comune di Place Dela sulla collina di Donnas, il cedro del Libano di via Luigi Barone a Verrès nel giardino del complesso scolastico dell’ex filatura Brambilla e un altro pero che si trova a Enchasaz nel cortile del complesso di fabbricati del santuario di Plout a Saint-Marcel. Inoltre - decisione apprezzabile - la Regione ha dichiarato monumentale il tiglio che caratterizza il giardino di ingresso nel criptoportico di Aosta, un albero che non avrebbe i requisiti di età e dimensioni ma che per la sua particolare collocazione merita di essere tutelato con particolare attenzione.