“Alpina”, la cameriera è un robot

“Alpina”, la cameriera è un robot
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Un robot in veste di cameriere con voce femminile e musica di sottofondo Montagnes Valdôtaines? Non è sogno ma realtà alla Maison Bandì Bistrot in via Sant’Anselmo ad Aosta. Jean-Claude Brunet, il proprietario, dice che è un’idea della moglie Magalì Zabalza per dare un tocco di modernità e che «Anche in un locale tradizionale, in una vecchia stalla con il soffitto a volta e le campane delle mucche appese, ci può essere tanta tecnologia. L’abbiamo in cucina e ora anche in sala. Il contrasto è piacevole. La tradizione valdostana non vuol dire stare fermi, al contrario può coesistere con sistemi di cottura e conservazione innovativi».

Alpina, questo è il suo nome, prodotta da T-Zone, ditta spagnola di apparecchiature tecnologiche per agevolare la ristorazione, ha a che fare con i clienti e ha capacità sorprendenti, basta dirle dove andare e trova la strada da sola, se incontra un ostacolo lo aggira, se si scontra qualcuno chiede scusa, perché riconosce le persone. Porta i piatti dalla cucina ai tavoli e sparecchia, come se fosse un carrello intelligente. «Sarebbe in grado di sostituire un cameriere in carne e ossa, ma non vorremmo mai togliere calore ai rapporti umani. - precisa Jean-Claude Brunet - Per cui la utilizziamo solo come un aiuto. E’ con noi da quando abbiamo aperto il locale martedì 29 marzo. A giugno arriverà un robot anche nel fast food Lo Bu Mat, dove terrà la cassa. I clienti sembrano incuriositi ed entusiasti. Si è integrata decisamente bene nell’ambiente».

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