Alpifidi, approvato il primo bilancio dopo la fusione con Cuneo

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Il primo bilancio di Alpifidi (dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021) successivo alla fusione tra Valfidi e Confartigianato Fidi Cuneo è stato approvato - lunedì scorso, 30 maggio - dall’assemblea generale ordinaria di Alpifidi, consorzio fidi che conta circa 8mila soci. «La fusione tra i 2 confidi, - ha riferito il presidente Stefano Fracasso - ha permesso di raggiungere un volume di attività finanziarie adeguato a mantenere e confermare l’iscrizione nell’Albo Unico degli Intermediari Finanziari e quindi continuare a sostenere le imprese con l’erogazione di garanzie a supporto di finanziamenti bancari, ma anche ad erogare nuovi prodotti e servizi riservati ai Confidi iscritti all’Albo quali le fidejussioni dirette, l’erogazione di credito diretto di piccolo importo, la consulenza finanziaria e la redazione di business plan. Alpifidi si è rafforzata patrimonialmente ed ha integrato la propria struttura operativa che oggi è dislocata su 2 sedi, la sede principale di Aosta e la sede operativa di Cuneo».

L’assemblea è stata quindi chiamata ad approvare il bilancio che registra uno stock complessivo di garanzie pari a 123 milioni 887mila euro, in crescita di 25 milioni 774mila euro rispetto all’anno precedente, crescita attribuibile all’apporto di Confartigianato Fidi Cuneo con la fusione. Allo stock complessivo di garanzie corrispondono 254 milioni di euro di finanziamenti e affidamenti attivi garantiti; nel corso del 2021 Alpifidi ha erogato 24 milioni di nuove garanzie corrispondenti a circa 36 milioni di nuove linee di credito concesse dalle banche convenzionate. Le garanzie in bonis rappresentano il 90,6 per cento del totale, le garanzie deteriorate il 9,4 per cento, di cui il 7,27 per cento sono garanzie relative a pratiche a sofferenza presso le banche; queste ultime presentano coperture del 74,3 per cento. Il patrimonio netto della società ammonta ad oltre 19,3 milioni di euro. Le disponibilità finanziarie proprie del confidi ammontano ad oltre 25 milioni in buona parte investite in strumenti finanziari a basso rischio, le disponibilità di terzi a 11,9 milioni di euro. L’esercizio 2021 si chiude con un utile di 161.797 euro.

Il direttore generale Roberto Ploner segnala che «Questi dati dimostrano come Alpifidi da un lato non abbia fatto mancare il suo sostegno soprattutto alle micro imprese, e dall’altro - attingendo anche alle risorse pubbliche disponibili - abbia mantenuto un livello di rischio contenuto».

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