Alpages ouverts, la chiusura nella Cogne ferita dall’alluvione Bruno Jeantet: “Speriamo che la Valnontey possa avere un futuro”

Alpages ouverts, la chiusura nella Cogne ferita dall’alluvione Bruno Jeantet: “Speriamo che la Valnontey possa avere un futuro”
Pubblicato:
Aggiornato:

Si è conclusa con un abbraccio a Cogne - ferita dall’alluvione dello scorso mese di giugno - la 25esima edizione di Alpages ouverts, la manifestazione organizzata dall’Arev - Association Régionale Eléveurs Valdôtains per dare la possibilità a tutti di scoprire i segreti della vita dell’alpeggio.

Per la verità l’appuntamento finale - svoltosi sabato scorso, 24 agosto - non ha potuto avere luogo in alpeggio perché ai 1.700 metri dell’Alpe Prasupiaz al momento non c’è nessuno: i pascoli in alta quota sono stati devastati dall’alluvione e gli animali sono stati portati a valle anzitempo.

La manifestazione ha così avuto luogo nell’azienda invernale di Bruno Jeantet e della sua famiglia. Svolgendosi in paese a Cogne, ci si aspettava probabilmente un’affluenza maggiore. Invece - secondo l’Arev - hanno partecipato, come nei precedenti appuntamenti in altitudine, tra le 400 e le 500 persone. Un numero non proprio esaltante per un evento a Cogne ad agosto.

Per Bruno Jeantet, la moglie Mirella Paduano e le figlie Arianna e Marta è stata comunque una giornata di festa che ha addolcito l’amarezza di una stagione estiva disastrosa.

«Per noi è ancora come essere a quel terribile 29 giugno» dice Mirella Paduano. «Abbiamo dovuto andare via dall’alpeggio perché l’alluvione ha “mangiato” tra i 20 e i 25 ettari di pascolo, su non c’è più niente. - spiega Bruno Jeantet - Avevamo 40 mucche in lattazione in quota. Dopo il disastro ho tenuto ancora solo per un breve periodo le mie, poi siamo scesi perché non c’era più pascolo. Lassù è ancora tutto come allora, come il greto di un torrente: pietre, massi, alberi... non sappiamo ancora se verrà bonificato e con che tempistiche. Non si sa se e quando sarà nuovamente utilizzabile l’alpeggio. Lì avevamo anche il ristoro e il punto vendita e naturalmente abbiamo perso completamente la stagione. Ma la vera domanda è per il futuro, per i prossimi anni. Quello che chiediamo all’Amministrazione regionale e comunale è di non abbandonare la Valnontey».

Sabato è stata la consueta giornata di festa, con la visita alla stalla e il pranzo a base di polenta e formaggi dell’azienda. L’atmosfera è stata rallegrata dalla musica di Mattia Berger, Vincent Gerbore (con il papà Bruno che ha allestito un banco con i suoi lavori con il cuoio) e Nicolò Bignotti.

Per la famiglia Jeantet è anche l’occasione per ringraziare quanti hanno dato loro una mano sia in occasione di Alpages ouverts che - soprattutto - negli scorsi terribili mesi: «Ringraziamo tanto Stefania Berlier, Patrick Bionaz e tutti i suoi amici che ci hanno aiutato con i fieni, Sandro Jeantet, Anna Peraillon e il marito Luciano Collé, gli amici di Fontanellato, l’Institut Agricole Régional e poi tutti i nostri carissimi clienti e amici che ci hanno dato una mano, con la speranza che il territorio di Valnontey venga sistemato e torni a essere bello come prima e possa avere un futuro. Un particolare ringraziamento a Bruno Zanivan, agli alpini di Cogne e alla Pro Loco di Villeneuve».

«Dal mio punto di vista il bilancio della 25esima edizione di Alpages ouverts è positivo. - dichiara il direttore dell’Arev Edi Henriet - Il primo appuntamento, il 20 luglio a Fontainemore, ha avuto una partecipazione ridotta perché c’erano ancora pochi turisti in Valle d’Aosta ma poi nelle date successive ci siamo sempre attestati tra le 400 e le 500 persone. Per i prossimi anni pensiamo naturalmente di riproporre una manifestazione che è diventata un evento tradizionale e che permette sia ai turisti che ai residenti di conoscere posti nuovi e allevatori diversi. E’ una rassegna che ha lo scopo di mostrare l’autenticità della vita di montagna e lo spirito dovrà rimanere quello anche nelle prossime edizioni».

Bruno Jeantet con la moglie Mirella Paduano e le figlie Arianna e Marta. Al centro un momento della festa di sabato scorso, 24 agosto, e i pascoli della famiglia Jeantet devastati dall’alluvione

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930