“Alpages ouverts, giorno di emozioni” Oltre 600 persone salite a La Manda

“Alpages ouverts, giorno di emozioni” Oltre 600 persone salite a La Manda
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“Plein Air”, un nome che ispira libertà. Nome appropriato per la vitellina, mascotte dell’alpeggio La Manda, che sabato scorso, 6 agosto, è scappata dalla stalla e si è divertita un sacco tra la gente presente al quarto appuntamento di Alpages ouverts. Per essere riportata “a casa”, c’è voluta tutta la pazienza di Loris Pieller che l’alpeggio lo conduce dal 2003 insieme alla moglie Laura Vercellin Nourissat.

«Plein Air ha solo 12 giorni - dice Loris Pieller - e mi piace pensare che è nata per questo Alpages ouverts. Magari, un domani sentiremo parlare di lei».

L’alpeggio si trova a 2.300 metri di quota, nel Comune di Valtournenche, lassù dove anche Papa Woityla, dopo una ventina di minuti a piedi, volle pregare di fronte alla maestosità della Gran Becca.

Sabato scorso oltre seicento persone hanno raggiunto La Manda, una massa di gente che all’ora di pranzo si è riversata sui prati per degustare in relax polenta, formaggi, spezzatino di carne valdostana. Ottimi come sempre anche i panini farciti di Fontina e hamburger, anche questi rigorosamente di carne “chez nous”.

Ci ha pensato la band di Lady Barbara a rallegrare il tempo scandito dai rumori dei campani delle mucche al pascolo e dei visitatori. Ci ha pensato soprattutto il Comune di Valtournenche a collaborare con l’Association Régionale Eléveurs Valdôtains - Arev nell’organizzazione della manifestazione. E non smette di ringraziare per tutto questo Loris Pieller che, per un giorno, non ha voglia di parlare delle difficoltà del settore dell’allevamento valdostano.

«Perché - dice Loris Pieller, emozionato a tal punto da interrompersi ogni tanto durante la chiaccherata - oggi, l’appuntamento con Alpages ouverts deve essere un giorno da ricordare per l’amicizia e l’allegria che regala. Sono arrivati clienti che io e mia moglie non vedevamo da qualche tempo. Sono venuti a trovarci amici e colleghi allevatori da molte località della regione. Già con loro si discute sempre del nostro lavoro, delle nostre sicurezze e insicurezze, della nostra passione per le reines. Questa è la quarta volta che partecipiamo ad Alpages ouverts e ogni volta l’incontro con il pubblico riserva grandi emozioni. Difficile spiegare cosa si prova. Colgo l’occasione per ringraziare lo staff dell’Arev, come sempre molto disponibile e, soprattutto, il Comune per averci suggerito all’Arev e reso omaggio. Molti amici sono venuti ad aiutarci nel predisporre l’accoglienza dei visitatori. Questo Alpages ouverts vorrei dedicarlo ad Amato Vuillermoz, e alla sua famiglia, il proprietario della parte più grossa dell’alpeggio che io e mia moglie conduciamo. Per noi, Amato fa parte della nostra famiglia. Una persona speciale!».

I prossimi due appuntamenti

Mercoledì prossimo,17 agosto, la rassegna Alpages ouverts farà tappa all’alpeggio Champlong, a Verrayes, gestito da Edy Arvat. Si trova a 1.600 metri di quota, ai piedi della Becca d’Aver e della Cima Longhede. Per arrivarci, da Chambave bisogna imboccare la strada regionale che porta al Colle San Pantaleone in direzione di Verrayes. Attraversato il paese, proseguire ancora per Gran Villa e seguire le indicazione per l’area pic-nic di Champlong. Dal parcheggio dove bisogna lasciare il mezzo si prosegue a piedi. L’alpeggio si trova a poche centinaia di metri. Lunedì 22 agosto, infine, gran finale all’alpeggio Barmettes di La Thuile, condotto dall’azienda agricola Quinson della famiglia di Lorenzo e Adelio Quinson.

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