Alluvione, mutui a tasso zero La Regione lavora ad una legge

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Niente ristori, solo mutui a tasso zero per le attività danneggiate dall’alluvione di sabato 29 giugno, in particolare a Cogne e a Breuil-Cervinia. Se ne è parlato ieri, venerdì 18 ottobre, in Consiglio Valle nell’ambito della discussione sul Defr, il Documento di economia e finanza regionale. Il disegno di legge che metterà in campo i finanziamenti - tramite Finaosta - sarà ora esaminato dalle commissioni del Consiglio Valle.

Con un ordine del giorno - respinto con 18 astensioni, 2 voti contrari e i soli 3 voti favorevoli del gruppo Forza Italia, Rassemblement Valdôtain e la Lega hanno deciso di non partecipare al voto - Forza Italia esprimeva «contrarietà» sulla decisione «illogica» della Giunta di proporre dei finanziamenti, chiedendo al governo regionale di prevedere degli aiuti in denaro, venendo incontro alle «richieste dei territori e dall’Adava» che aveva proposto dei ristori sui mancati incassi rispetto al 2023.

«Questo ordine del giorno dimostra la poca attenzione nei confronti di un percorso che è stato condiviso con tutta l’aula. - ha risposto il presidente della Regione Renzo Testolin - Fin dall’inizio abbiamo dimostrato attenzione ai danni provocati dall’alluvione e si era concordato un percorso di condivisione per evitare dei passi in avanti per smarcarsi». Perchè i finanziamenti? «Per sostenere in egual misura le famiglie e le aziende, qualsiasi evento possa succedere» senza creare dei pericolosi precedenti. «Non si possono affrontare delle situazioni in una maniera oggi senza poi sapere di poter garantire questo tipo di intervento anche in un futuro. Attività porterebbero a casa poche decine di migliaia di euro per il rimborso di una percentuale del mancato incasso quando ci sono delle necessità che potrebbero essere molto più ampie» che troverebbero risposta «in un finanziamento a tasso zero rimborsabile in 3, 5, 8, 10 anni per rilanciare l’attività».

«Le risorse che l’Amministrazione regionale si troverà ad anticipare senza sapere se poi l’amministrazione statale, tramite la Protezione civile potrà andare a soddisfare le richieste presentate già alcuni mesi fa, ammontano a 17 milioni di euro solo per ripristinare le infrastrutture. Si è lavorato per portare a Cogne 6 gare di Coppa del mondo su 3 giorni, il 31 gennaio e l’1 e il 2 febbraio, con un contributo di 500 mila euro per avere un aumento della frequentazione della località in un periodo in cui non sono previste grandi presenze» ha concluso Renzo Testolin.

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